venerdì, 20 Dicembre 2024

Alla scoperta delle città ‘gemelle’, i casi di omonimia più famosi al mondo

Virail ha scovato 7 città generalmente messe in ombra dalle loro omonime famose, portando alla luce le loro curiosità e peculiarità: dalla Barcellona messinese alla Milano nell’Ohio, volando fino alla Parigi con la Tour Eiffel dal cappello texano o in Australia per visitare la Roma senza il Colosseo.

Barcellona: dalla Spagna alla Sicilia – Barcellona Pozzo di Gotto, in provincia di Messina, non condivide con la sua omonima catalana solo il nome e l’aria mediterranea, ma anche le caratteristiche territoriali: entrambe si trovano su una pianura affacciata da una parte sul mare e dall’altra protetta da rilievi. Proprio per questa somiglianza gli spagnoli decisero di dare questo nome alla città siciliana ai tempi della dominazione iberica. Visitandola non si incontreranno le eccentriche opere di Gaudì, ma chiese e torri che vantano oltre settecento anni di storia e un monumento più moderno e altrettanto curioso: il ‘seme d’arancia’, una scultura di notevoli dimensioni che rappresenta la rinascita e la Sicilia intera.

Londra: dalla Gran Bretagna all’Ontario – La capitale inglese vanta molte omonime in giro per il mondo, ma il caso più eclatante è quello della città di London, nell’Ontario (Canada), che non solo si chiama allo stesso modo, ma è anche attraversata dal suo personalissimo Tamigi. I due nomi, scelti nel 1793, sono dei veri e propri omaggi all’Inghilterra voluti da John Graves Simcoe, governatore di origini britanniche. Oggi la Londra canadese è un polo culturale ricco di musei dedicati all’arte e alla storia, in particolare alla Seconda Guerra Mondiale.

Milano: dalla Lombardia all’Ohio – La cittadina di Milan, nell’Ohio, non ha nulla a che vedere con il capoluogo lombardo. Nonostante le sue piccole dimensioni, vanta un cittadino d’eccellenza: l’inventore della lampadina Thomas Alva Edison, nacque proprio qui nel 1847. La sua casa venne trasformata in un museo a lui dedicato ed è tutt’ora aperta al pubblico.

Parigi: dalla Francia al Texas – A Paris, in Texas, bisogna dimenticare le atmosfere romantiche della Ville Lumiere, perché questa è terra di cowboy. Una cosa in comune oltre al nome, però, ce l’hanno: nel 1993, per omaggiare la sua omonima, la città texana decise di costruire una replica della celebre Torre Eiffel. Sfortunatamente non fu l’unica ad avere l’idea: anche Paris, in Tennessee, fece lo stesso nel medesimo anno. Così, per distinguersi dalla rivale, la cittadina texana pose un cappello da cowboy rosso sulla cima della sua torre, superando l’avversaria in altezza e regalando al suo monumento un dettaglio degno del Lone Star State.

Roma, dall’Italia all’Australia- Roma, nel Queensland, si trova nella terra dei canguri, molto distante dalla Città Eterna. L’omonima australiana deve il suo nome a Diamantina Roma Brown, la moglie del primo governatore dello Stato federato nel quale si trova. La città fu il primo sito australiano nel quale furono scoperti giacimenti di gas e di petrolio, tanto che oggi c’è un intero museo dedicato: l’Oil and Gas Museum.

Sydney, dall’Australia al Canada – Da una parte l’Australia e il Nuovo Galles del Sud, dall’altra il Canada e la Nuova Scozia. La Sydney canadese e la sua omonima si trovano dalle parti opposte del pianeta, ma condividono un dettaglio molto particolare: entrambe hanno come simbolo un monumento legato alla musica. Se le vele bianche della Opera House sono conosciute in tutto il mondo, il violino gigante della città nordamericana è meno famoso, ma vanta un record: con i suoi oltre diciotto metri è il più grande violino di Cèilidh (un folkloristico evento di origine celtica) al mondo.

Toledo, dalla Spagna agli Stati Uniti – In Ohio, c’è una cittadina che si chiama Toledo e che non ha nulla a che fare con la sua omonima spagnola. Basti pensare alle temperature: la città affacciata sul lago Eire nel Midwest degli Stati Uniti in inverno raggiunge anche i trenta gradi sotto lo zero, bel lontane da quelle della Toledo castigliana. È conosciuta anche come ‘Città del vetro’ per i numerosissimi grattacieli che formano il suo skyline e per le tante attività legate alla lavorazione di questo materiale.

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