I primi quattro mesi di quest’anno hanno fatto registrare un vero e proprio boom del turismo a Mestre e dintorni: +20% secondo i dati dell’Apt rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Mestre, insomma, si conferma città turistica. Di più: è ormai una delle prime 10 mete turistiche italiane. È chiaro che tutte queste persone non pernottano a Mestre e Marghera per visitare piazza Ferretto o piazza Mercato, ma per raggiungere durante il giorno Venezia. Il dato fornito dall’Apt, però, oltre alle luci mostra anche qualche ombra. Intanto aumentano sì le presenze, ma anche gli arrivi. E questo vuol dire che se le notti trascorse in albergo aumentano non è certo perché la gente si ferma di più. Anzi, si conferma il dato che chi dorme a Mestre lo fa per meno di due notti. Ma il dato ancora più negativo riguarda il fatturato, che è in costante calo. Vuol dire che più gente passa per Mestre, ma paga sempre meno e quindi gli albergatori non si arricchiscono, anzi, sono in pieno periodo di svendite. Colpa anche dei ticket imposti ai bus turistici, che spingono i tour operator a portare i loro gruppi sempre più lontano: a Quarto, a Marcon, perfino a Limena, dove si possono costruire alberghi su terreni che costano una bazzecola rispetto a Mestre.
