Nel 2019 gli aeroporti milanesi si aspettano un ulteriore aumento del traffico rispetto al massimo storico di 36,3 milioni di passeggeri allo scorso 31 dicembre. Ma le stime saranno rallentate dalla chiusura di Linate, dal 27 luglio al 27 ottobre, per rinnovare la pista e il sistema di smistamento dei bagagli. Con la chiusura dello scalo cittadino Malpensa avrà fino al 50% di voli in più, lavorando praticamente a regime, mentre le nuove macchine per gestire i bagagli saranno in linea con le più recenti norme Ue, con radiografie più approfondite e quindi una maggior sicurezza.
Intanto il cda di Sea lavora su un Piano Strategico “ambizioso”, che verrà presentato “a cavallo tra la fine dell’anno e l’inizio del 2020”, secondo quanto dice l’amministratore delegato e direttore generale Armando Brunini, riconfermato in assemblea insieme alla presidente Michaela Castelli dai soci della società che gestisce gli aeroporti di Milano Linate e Malpensa: il Comune al 54,81%, F2i al 45,01%, altri soci pubblici allo 0,14% e privati allo 0,04%.
Vicepresidente di Sea sarà Davide Corritore, già direttore generale di Palazzo Marino, e numero uno di Metropolitana Milanese (100% Comune di Milano), di nuova nomina insieme a Pierfrancesco Barletta, Patrizia Michela Giangualano, Luciana Sara Rovelli e Rosario Mazza. Deciso in assemblea anche il dividendo, che ha sfiorato la cifra di 100 milioni di euro: 98,8 milioni per l’esattezza, pari all’80% circa di un utile 2018 record di 166,1 milioni, in crescita del 25,5% dal 2014.
Non è prevista invece la riapertura del dossier della fusione con Sacbo (Aeroporto di Bergamo), controllata al 30%, che “può aver senso” ma è una questione che “devono affrontare i nostri azionisti”.