Si sposta in gruppi organizzati, è un consumatore attento e curioso di arte e cultura, che lo interessano più del mare e delle spiagge, sceglie un turismo destagionalizzato, soggiorna in alberghi a quattro o anche cinque stelle. Questo l’identikit del potenziale turista cinese che Palermo e in generale l’intera Sicilia intende conquistare. Anche grazie all’educational, organizzato dalla U.e.t. Italia (Istituto europeo per il turismo in Cina) e da “Retevacanze” con il contributo della Provincia e dell’Aapit, che fino a sabato 8 giugno coinvolgerà una delegazione di 18 cinesi, tra cui esponenti del mondo politico e diplomatico, operatori del turismo, giornalisti, studenti universitari, che per cinque giorni visitano i luoghi più suggestivi del territorio per verificare direttamente gli standard di qualità e i servizi offerti da hotel e agriturismi. Una sorta di “pubblicità” itinerante del territorio con l’obiettivo di contribuire a far conoscere in Cina i centri della Sicilia più ‘appetibili’ sul piano della storia, dell’arte, della gastronomia, della natura. Nel 2005 il numero di presenze cinesi in Sicilia è aumentato del 24% rispetto all’anno precedente, per un totale di 8.648 turisti, distribuiti fra strutture alberghiere (in larghissima parte) e non alberghiere. Ieri la delegazione è stata ricevuta a palazzo Comitini, sede della Provincia, dall’assessore Nicola Vernuccio, in rappresentanza del presidente Francesco Musotto, e dal presidente del Consiglio Maurizio Gambino. “Siamo convinti – ha commentato Musotto – che una pubblica amministrazione può intervenire concretamente nello sviluppo del turismo, sostenendo i progetti che si rivolgono direttamente o indirettamente ai consumatori e aiutando gli imprenditori che con entusiasmo e una buona dose di coraggio cercano nuovi sbocchi sul mercato. Quello cinese rappresenta indubbiamente una sfida, che va raccolta migliorando la qualità dei servizi e gli standard dell’accoglienza, e puntando su proposte turistiche più mirate”. Quindi è stata la volta del vice sindaco Giampiero Cannella che ha accolto gli ospiti a Villa Niscemi. Oltre a Palermo la delegazione visiterà anche Monreale, il Parco delle Madonne (Castelbuono e Cefalù) e Ragusa.