venerdì, 20 Dicembre 2024

Rincari sulle bollette per salvare Alitalia? Protestano i consumatori

L’Utilizzo delle somme della Cassa energetica per sostenere Alitalia, così come previsto dal decreto crescita, deve essere una misura una tantum e il denaro dovrà poi essere restituito, in modo da evitare ripercussioni negative sulle bollette di famiglie e imprese. Una posizione netta quella presa dall’Autorità dell’Energia (Arera) a cui hanno fatto immediatamente seguito le proteste dei consumatori, pronti a dar battaglia se le ripercussioni sulle bollette dovessero effettivamente verificarsi.

“Non permetteremo che per salvare Alitalia, già costata agli italiani la bellezza di 8,6 miliardi di euro solo negli ultimi 10 anni, Lega e M5S mettano le mani in tasca ai cittadini, e siamo pronti ad avviare una battaglia legale per bloccare tale abnorme misura”, dice il Codacons secondo cui con questa misura il Governo “priverebbe le famiglie di un paracadute che serve a mitigare gli aumenti delle bollette e, di fatto, darebbe il via a forti rincari delle tariffe luce e gas a tutto danno degli utenti”. E l’Unione nazionale consumatori grida alla “vergogna” di fronte al rischio di un aumento delle bollette legato alla continuità aziendale di Alitalia.

“Il Governo giallo-verde – sottolinea Dario Balotta, presidente Onlit – si è inventato nel d.d.l. crescita l’utilizzo degli accantonamenti  delle bollette di luce e gas degli italiani per trasferire alla moribonda compagnia di bandiera altri 650 milioni di euro. Dopo la Cassa Integrazione d’oro per 7 anni, un prestito ponte di 900 milioni non restituito, una tassa d’imbarco di 5 euro a passeggero ora il Governo ha pensato ad un’altra appropriazione indebita dei soldi degli italiani. La crisi di Alitalia si trascina da 20 anni, è già  costata 8,6  mld e, nonostante questi provvedimenti  iniqui e contrari a principi solidaristici con il resto del mondo del lavoro, ha ancora bisogno di risorse fresche. Le aziende decotte, anche pubbliche, e fuori mercato, con quote di passeggeri trasportati risibili, nei Paesi normali vengono messe in liquidazione. Nel nostro, dove l’inerzia corporativa prevale da tempo in tutti i Governi che si sono succeduti, si assiste a questo nuovo maldestro  tentativo di salvataggio”.

Intanto sulla compagnia aerea è intervenuto anche il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli sottolineando come sul dossier Alitalia “andiamo avanti a lavorare, il lavoro è positivo”. “Non si parla di singoli”, ha poi risposto il ministro a chi gli chiedeva se si fosse fatto avanti il Gruppo Toto.

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