venerdì, 22 Novembre 2024

Fiavet: evitare viaggi fai da te in Cina, adv possono offrire destinazioni alternative

Ogni anno ben 200.000 italiani vanno in Cina per turismo. Ma dopo l’emergenza che ha colpito il Paese asiatico per un’epidemia provocata da un nuovo virus, ecco i consigli di Ivana Jelinic, presidente della Fiavet, per gli italiani che intendono viaggiare in Cina.
“In queste ore sono in costante contatto con le autorità del posto – afferma – In questo momento la situazione è monitorata, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha posto tutta l’area interessata dal virus sotto osservazione. Il traffico è regolare su Pechino ed anche Shangai”.
A Pechino sono state chiuse la Muraglia Cinese e la Città Proibita ed anche a Shangai sono stati chiusi alcuni siti. Si tratta dei luoghi che solitamente sono maggiormente affollati. “La situazione è mutevole – prosegue Jelinic -. Gli operatori turistici, in questa circostanza, in caso di partenze imminenti e già programmate possono mettere a disposizione dei clienti anche destinazioni alternative. Però non tutte le aree della Cina sono chiuse al flusso turistico, al momento”.
Ecco cosa fare se si è in Cina in questo momento o si sta pensando comunque di andare: evitare luoghi di assembramento, dotandosi sempre di mascherina anche a causa dello smog in alcune città; consumare cibi rigorosamente ben cotti; mettersi in viaggio solo se si è in perfetta condizione di salute; non bere acqua dalle fontane ma solo da bottigliette ben sigillate; usare i disinfettanti per le mani; portare dietro sempre le medicine di uso comune.
“Sia gli italiani che sono già in Cina che coloro i quali hanno in programma di partire – avverte la Fiavet – sarebbe opportuno che si mettessero in contatto con i propri agenti di viaggio per fare esclusivamente con loro una valutazione immediata della situazione. Il fai da te, dunque prenotazioni dirette, espone a molti rischi in particolare per la Cina dove l’inglese non è diffuso – spiega Jelenic -. Il fai da te è rischioso poi soprattutto in condizioni di emergenza. Se si è soli ci si può imbattere in problemi di carattere oggettivo come il voler spostare un volo per partenze anticipate e nella maggior parte dei casi chi segue il fai da te non pensa ad esempio a stipulare una polizza sanitaria che invece è già prevista nei viaggi organizzati con operatori turistici”. In Cina la sanità è quasi tutta a pagamento e dunque l’assenza di polizza sanitaria può rappresentare un problema. “Il ruolo delle agenzie di viaggio – sottolinea la presidente – è importante anche in queste situazioni perché si hanno maggiori garanzie che vanno dalle coperture assicurative alle informazioni in tempo reale su tutto”.

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