lunedì, 25 Novembre 2024

Turismo equestre, è boom nel centro Italia

E Boco a Verona annuncia imminente completamento ippovia Francigena

Sono soprattutto maschi, professionisti, tra i 40 e i 55 anni, i 50mila italiani che amano viaggiare a cavallo, trascorrendo almeno una notte fuori dalla propria residenza, in genere in agriturismo. Il dato emerge dall’aggiornamento del rapporto sul Turismo Equestre elaborato nel 2004 dall’Inste (Istituto nazionale per gli studi sul turismo equestre) secondo cui le amazzoni rappresentano solo il 35% (comunque in crescita rispetto al 30% del 2004). Il turismo equestre è sempre più forte nel Centro Italia (il 45% delle strutture collegate al turismo equestre è situato tra Toscana, Umbria, Abruzzo, Lazio ed Emilia Romagna), tanto che questa macro-regione si presenta come un’intera ippovia. Ed è dunque da qui che proviene il maggior numero di appassionati di questa disciplina, dato che, secondo la relazione, il 72% viaggia nella propria regione, quasi nessuno, invece, all’estero. Per quanto riguarda la distribuzione territoriale delle strutture dove si pratica turismo equestre, seguono il Nord Italia (25%) e il Sud (19%). Fanalino di coda le isole (11%). Intanto il sottosegretario delle Politiche agricole Stefano Boco, visitando la 109/ma edizione di Fieracavalli in corso a Verona, ha annunciato l’imminente completamento della più grande ippovia italiana, la via Francigena, con uno stanziamento di un milione e mezzo di euro e il posizionamento di seimila cartelli segnaletici. “Stiamo per completare il progetto della via Francigena – ha riferito Boca – volano non solo per il turismo della fede, ma anche per quello equestre".
 

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