Tempi duri per chi usa il treno per spostarsi: da gennaio 2008 potrebbero scattare nuovi aumenti nel costo dei biglietti. La prospettiva viene indicata dall’amministratore delegato delle Fs, Mauro Moretti, dopo il ‘congelamento’ di un aumento del 10% dei ticket previsto dal piano d’impresa dal primo ottobre scorso e in vista di un’ulteriore 5% a partire dal 2008. Incremento che, se attuato, andrebbe ad aggiungersi al 10% in più scattato a gennaio di quest’anno. Ma le associazioni dei consumatori Adusbef e Codacons non ci stanno e annunciano ricorsi al Tar contro quelli che definiscono "aumenti medi del 15%, con punte anche superiori al 20%".
"I cittadini – afferma il presidente Adusbef, Elio Lannutti – non sono più disponibili a subire passivamente arbitrari saccheggi da parte di manager pubblici di lungo corso che si ricordano di gestire imprese solo quando devono effettuare i rincari". Moretti intanto indica in 924 milioni la quota complessiva delle risorse mancanti in Finanziaria, relative alla copertura statale dei contratti di servizio. "Se non ci pagheranno i contratti concordati, non potremo fare altro che non fare il servizio. Dovremo purtroppo sopprimere una quantità di treni. Abbiano sottoposto al ministero dei Trasporti un elenco di questi treni, a questo punto – conclude Moretti – lo Stato deve decidere se e a quali rinunciare".