E’ ufficiale: la compagnia russa Aeroflot rinuncia alla corsa per la privatizzazione dell’Alitalia. In campo a questo punto restano solo in tre: la franco-olandese Air France-Klm, la tedesca Lufthansa e l’italiana AirOne. La decisione del vettore russo arriva a pochi giorni dalla data del 23 novembre indicata per la presentazione delle offerte ad Alitalia da parte dei candidati.
Intanto anche Confindustria scende in campo sul futuro della compagnia controllata dal Tesoro (49,9%) e, per voce del vice presidente Emma Marcegaglia, difende il ruolo di Malpensa che, rappresenta “una risorsa e un’opportunità per l’economia del Paese ed è un nodo fondamentale del sistema di trasporto”. Per il vice presidente di Confindustria "da tempo non esiste più un dualismo Malpensa-Fiumicino, ma un sistema che comprende anche altri importanti e dinamici scali aeroportuali". Inoltre, per la Marcegaglia, nel caso di una eventuale riduzione di voli da Malpensa, connessa alla cessione di Alitalia, "la preferenza è per una selezione sul mercato di uno o più vettori sostitutivi, in grado di garantire almeno gli attuali livelli di collegamento continentale e intercontinentale e di sfruttare la progressiva liberalizzazione del traffico aereo mondiale".