sabato, 21 Dicembre 2024

In Arabia Saudita arrivano due nuovi brand dell’ospitalità di lusso

AlUla, destinazione situata nel nord-ovest dell’Arabia Saudita, dà il benvenuto nel 2020 a due brand dell’ospitalità di lusso. Accor amplierà l’attuale Ashar Resort collocandolo all’interno del brand Banyan Tree e Habitas, celebre marchio di boutique hotel esperienziali, svilupperà un nuovo resort di lusso da 100 camere. Grazie alla riapertura dei principali siti culturali prevista nel mese di ottobre 2020 e con oltre 200.000 anni di storia dell’evoluzione umana in quello che è stato crocevia di antiche civiltà, AlUla si sta giustamente posizionando come destinazione ricca di tradizioni e di interessi culturali da non perdere.

Le nuove collaborazioni con questi brand dell’ospitalità sono parte della Vision 2030 dell’Arabia Saudita, che si focalizza sul potenziale di investimento di AlUla e prepara la destinazione ad ospitare 2 milioni di visitatori l’anno, stimati, entro il 2035.

Con l’aggiunta di 47 nuove unità, Ashar Resort by Banyan Tree offrirà un totale di 82 ville raffinate, unitamente ad una lussuosa SPA e diversi ristoranti gourmet. Il progetto sarà realizzato con un design sensibile che consentirà a ciascuna villa di integrarsi con discrezione nel suggestivo paesaggio naturalistico di Wadi Ashar. In questa zona sorge anche la Maraya Concert Hall, una premiata struttura polifunzionale dedicata a concerti ed eventi che è stata inserita fra i Guinness World Records come edificio a specchi più grande del mondo. Ashar Resort si trova inoltre a soli 15Km di distanza da Hegra, primo sito UNESCO Patrimonio dell’Umanità del Regno.

Il brand esperienziale Habitas ha dato inizio ai lavori di realizzazione di Habitas AlUla, un resort di lusso da 100 camere che sorgerà in uno dei punti più suggestivi della destinazione. Le strutture ecocompatibili si fonderanno perfettamente con la storia e il paesaggio, avvicinando i visitatori al patrimonio storico e culturale che li circonda.

Habitas AlUla porta inoltre nella regione il proprio ecosistema di ospitalità incentrato sulle comunità locali, fornendo formazione gratuita ai residenti, cercando risorse e occupazione a livello locale, supportando il commercio e gli artigiani con lo sviluppo di micro economie sostenibili.

Habitas AlUla avrà un approccio innovativo e modulare nello sviluppo del resort, garantendo un impatto ecologico minimo nel processo di realizzazione. 50 camere saranno completate entro il mese di dicembre 2020 e le successive 50 (per un totale di 100 camere) saranno consegnate entro giugno 2021.

La strategia di sviluppo sostenibile di RCU (Royal Commission for Alula) intende posizionare AlUla come una destinazione-boutique di lusso, salvaguardando il paesaggio naturale e mettendo la comunità locale al centro dello sviluppo della regione.

L’annuncio delle nuove strutture segue la notizia dello scorso anno che il brand di lusso Aman sta realizzando ad Alula tre diversi concetti di ospitalità che saranno completati entro il 2023 ed il rinomato architetto Jean Nouvel, vincitore del Pritzker Prize, sta creando una struttura all’avanguardia, che includerà hotel, residence e spazi meeting, che sarà letteralmente scolpita nel suggestivo ambiente del deserto.

“Sia Banyan Tree di Accor che Habitas sono due brand in sintonia con la nostra filosofia di turismo di lusso a basso impatto). AlUla è un luogo speciale e continueremo a lavorare insieme ai nostri partner per offrire esperienze eccezionali e per sviluppare la destinazione in modo attento e responsabile mentre ci apriamo al turismo internazionale”, ha detto Phillip Jones, Chief Destination Management and Marketing Officer di RCU.

 

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