venerdì, 22 Novembre 2024

Cig e sgravi: il governo prepara la manovra e guarda al turismo

Proroga della Cig Covid per i settori più colpiti dalla crisi e, insieme, una spinta alla ripresa del mercato del lavoro con incentivi alle assunzioni stabili. Il governo prepara la prossima manovra che conterrà ancora, spiega il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, misure “ponte”, che sostengano la tenuta di lavoratori e imprese finché non ci sarà il vaccino e il virus sarà pienamente sotto controllo. E si guarda, come chiarisce la collega del Lavoro, Nunzia Catalfo, in particolare al turismo, che ancora stenta a riprendersi dopo lo stop imposto dall’epidemia.

L’ipotesi a cui si lavora è quella di stanziare tra i 3 e i 4 miliardi per garantire ancora ammortizzatori ‘gratis’ per le attività che registrino cali di fatturato importanti, mentre altri 2-3 miliardi dovrebbero andare a un nuovo piano di sgravi contributivi per le aziende che assumono a tempo indeterminato, dopo quelli per 4 mesi per chi fa rientrare lavoratori dalla Cig e di 6 mesi per i nuovi contratti stabili previsti con il decreto Agosto.

Si sta ancora valutando se differenziare la decontribuzione per i posti stabili, con il 100% destinato giovani e donne, ma anche se estendere lo sconto del 30% dei contributi su tutti i dipendenti previsto per le Regioni del Mezzogiorno (per proseguire anche nel 2021 servono circa 5 miliardi). Per gli ammortizzatori, invece, si dovrebbe proseguire sullo schema già individuato sempre con il decreto Agosto, che ha stanziato altri 10 miliardi per Cig e indennità Covid e sarà convertito definitivamente con il voto della Camera.

Nel provvedimento sono finanziate altre 18 settimane di cassa integrazione con causale Covid ma solo le prime 9 restano totalmente a carico dello Stato, le altre 9 settimane – di cui si può usufruire fino alla fine dell’anno – rimangono “gratis”, senza costi a carico delle imprese, solo per chi dimostri perdite di almeno il 20%. La selezione sulla base del fatturato dovrebbe guidare anche il prossimo intervento, che oltre al turismo dovrebbe coinvolgere anche il settore della ristorazione.

Per bar e ristoranti, inoltre, dovrebbe essere prolungato anche l’esonero della tassa per l’occupazione di suolo pubblico (Tosap) per aumentare i tavolini all’aperto.

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