mercoledì, 27 Novembre 2024

Draghi al lavoro su nuovo Dl: niente zone gialle e no spostamenti ad aprile

Obbligo di vaccinarsi non solo per i medici a stretto contatto con i malati ma per tutto il personale che lavora in strutture sanitarie. E ancora: viaggi blindati a Pasqua, con quarantena obbligatoria al rientro per tutti gli italiani che decideranno di passare le vacanze in un altro paese europeo, niente zone gialle e stop agli spostamenti tra le regioni, coprifuoco alle 22, ritorno in classe in zona rossa, via libera ai concorsi pubblici, verifica a metà aprile per valutare l’eventuale allentamento delle misure. Il decreto legge che entrerà in vigore dal 7 aprile sarà nelle prossime ore sul tavolo del Consiglio dei ministri, dopo la mediazione del premier Mario Draghi tra l’ala rigorista della maggioranza e chi spingeva per le riaperture.

L’Italia sarà dunque tutta rossa o arancione fino a fine mese. Ma su questo è in corso un confronto tra la maggioranza, con palazzo Chigi che ha fatto sapere che si sta lavorando ad un meccanismo che da una certa data di aprile, probabilmente tra il 15 e il 20, potrebbe portare ad alcuni allentamenti, sempre che la situazione epidemiologica lo consenta. In quel caso, si valuterebbe la riapertura di bar e ristoranti a pranzo e di cinema e teatri. Il provvedimento sarà comunque in vigore almeno fino al 30 aprile, quando scadrà anche lo stato d’emergenza

Di sicuro dal 7 di aprile non si tornerà a spostarsi tra le regioni. Il divieto verrà prolungato e la mobilità sarà consentita solo per motivi di salute, necessità e urgenza. Si potrà inoltre sempre raggiungere la propria residenza, domicilio o abitazione, nelle quale rientrano anche le seconde case, comprese quelle in zona rossa. A patto che siano di proprietà o in affitto con un contratto lungo firmato prima del 14 gennaio. In alcune regioni, però, i presidenti hanno emanato ordinanze più restrittive che vietano di raggiungere le seconde case anche ai residenti nella regione – è il caso della Campania – o solo ai non residenti, come hanno fatto Toscana, Alto Adige, Valle d’Aosta, Sardegna e Liguria, che ha esteso il divieto anche alle barche.

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