martedì, 26 Novembre 2024

I voli fantasma che alimentano lo scontro tra vettori e Ue

Tiene banco lo scandalo dei cosiddetti voli fantasma, ovvero le tratte che le compagnie aree sono in qualche modo obbligate a fare, nonostante lo scarso numero di passeggeri a causa della pandemia, per mantenere intatto il loro spazio di decollo e atterraggio negli aeroporti Ue. E che sta portando i vettori a fare pressing sulle istituzioni Ue affinché tali regole vengano riviste.

“Nonostante le buone intenzioni le compagnie aeree sono costrette a far volare i vettori anche quando sono praticamente vuoti solo per non perdere gli slot. Questa non è sana competizione ma distorsione del mercato interno che comporta, tra l’altro, un enorme impatto ambientale ed economico”, denuncia in una nota l’europarlamentare del Movimento 5 Stelle, Mario Furore. “A marzo scadrà il periodo transitorio delle norme europee che impongono di fare almeno il 50% dei collegamenti per ogni rotta, Lufthansa ha già calcolato che con le nuove norme dovrà fare ben 18 mila voli inutili pur di mantenere gli slot. Serve flessibilità anche per contenere il consumo di combustibili fossili. La Commissione europea riprenda in mano il pacchetto trasporti e lo aggiorni sulla base delle nuove restrizioni legate all’aumento dei casi Omicron. È impensabile che il nostro pianeta paghi le conseguenze di scelte burocratiche e calate dall’alto da chi non tiene conto della realtà”, conclude Furore.

Ma per ora Bruxelles tiene il punto. “Le nostre regole danno alle compagnie aeree la necessaria flessibilità per evitare voli senza passeggeri”, ha sottolineato al Financial Times il commissario Ue ai Trasporti, Adina Valean, ricordando come, questo inverno, il traffico aereo è pari al 77% dei livelli pre-pandemia, vicino alla quota prevista del 79%. E del dossier si parlerà nei prossimi giorni. Venerdì 14 gennaio è prevista una Videoconferenza del commissario agli Affari Economici Ue, Paolo Gentiloni, con Peter Gerber, ceo di Brussels Airlines, responsabile per gli affari europei di Lufthansa e presidente dell’associazione tedesca dell’aviazione.

Intanto, Brando Benifei, capodelegazione degli Eurodeputati Pd al Parlamento Europeo, insieme al collega titolare in Commissione Trasporti, Giuseppe Ferrandino, ha deciso di presentare “un’interrogazione alla Commissione chiedendo di rivedere con urgenza le soglie di occupazione degli slot aerei per far fronte all’emergenza, come già fatto nei primi mesi della pandemia lo scorso anno”. Benifei annuncia inoltre di aver chiesto una revisione del Regolamento Ue sulle bande orarie, perché “è inaccettabile consentire che le compagnie aeree, per difendere i propri interessi economici e la propria posizione di mercato, possano o debbano farlo a scapito dell’ambiente”.

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