Sono oltre 39 mila i posti barca ricavabili per il diporto da strutture esistenti, di cui quasi 13.500 ottenibili immediatamente con il posizionamento di strutture snelle come i pontili galleggianti. E’ questo il dato principale emerso dallo studio di Ucina sulle potenzialità turistico-nautiche del territorio italiano, illustrato durante il convegno "Rivalutazione della costa e sviluppo dei waterfront per un turismo nautico sostenibile" che si è svolto a Palermo. “Questi dati – ha sottolineato il presidente di Ucina, Anton Francesco Albertoni – testimoniano come la nautica possa svolgere un compito essenziale in un Paese che deve mettere al centro delle sue strategie lo sviluppo economico”. Per il presidente di Assoporti, Francesco Nerli "é determinante nel quadro della portualità turistica, l’iniziativa privata e la sinergia delle intese pubblico – privato, delle collaborazioni tra Regioni, enti locali e autorità portuali. Le prime in ragione delle loro competenze in tema di turismo, i secondi perché enti di Governo del territorio e le autorità portuali come enti di conoscenza specialistiche settoriali".
