venerdì, 22 Novembre 2024

No ai turisti russi pro Putin, la decisione di un albergatore riminese

“Il mio albergo da oggi è vietato ai turisti russi che condividono la politica di Putin”. È la presa di posizione diruss, presidente di Teamwork, esperto di turismo e marketing e albergatore a Rimini. “Il mio vuole essere un gesto simbolico, ho voluto prendere una posizione contro la guerra – spiega in un’intervista al Resto del Carlino – Non entro nel merito della storia trascorsa tra Russia e Ucraina, di chi abbia torto o ragione. Tuttavia di fronte alla tirannia e alla dittatura non mi resta altro da fare che manifestare in qualche maniera la mia totale disapprovazione”.
Santinato estende l’invito ai colleghi: “mi auguro che anche altri albergatori riminesi facciano lo stesso. E mi piacerebbe che la stessa Associazione albergatori prendesse posizione in maniera forte a riguardo. Non è che non voglio i turisti russi. E tra l’altro non tutti i russi sono per la guerra, come dimostrano le migliaia di manifestanti arrestati. In questo momento però non c’è posto per i sostenitori di Putin”.
Intanto è partita la gara di solidarietà da parte degli albergatori romagnoli per accogliere i profughi provenienti dall’Ucraina. I primi a sono stati accolti in alcune strutture di Rimini ma altre camere sono pronte su tutto il litorale. “La categoria degli albergatori è sempre stata legata a filo doppio con l’Ucraina – spiega l’albergatore e presidente dell’associazione Riviera Sicura , Giosuè Salomone – Quasi tutti gli alberghi della Riviera romagnola hanno almeno un dipendente che proviene dall’Ucraina”.
Sarà una situazione non semplice da gestire, perché la maggioranza delle strutture in questo periodo è chiusa, e dunque vanno riattivate, anche dal punto di vista del personale. “Difficile approntare nell’arco di poche ore un’apertura straordinaria – afferma l’albergatore – Siamo riusciti a recuperare una sessantina di camere. Ci auguriamo di arrivare a qualche centinaio nell’arco di qualche giorno”. L’obiettivo accogliere nel giro di pochi giorni 300, 400 profughi.

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