sabato, 17 Agosto 2024

Alitalia, la cordata c’è: Sabelli manager in pectore

Ieri la prima riunione dei potenziali investitori

Sono usciti allo scoperto i potenziali investitori di Alitalia, riunitosi ieri per la prima volta sotto la regia di Banca Intesa. Un incontro per mettere a punto gli ultimi dettagli dell’operazione e porre le condizioni "politiche" per il salvataggio. Intanto un decreto normativo da approvare in tempi brevissimi (l’auspicio è già nel consiglio dei ministri di giovedì) che consenta non solo di dividere in due la società – attività sane da una parte, debiti e business in perdita dall’altra – ma anche di rivedere il contratto di lavoro dei dipendenti del gruppo per riportare i conti in linea di galleggiamento. Il progetto, presentato direttamente dal manager scelto per guidare la compagnia che rinascerà dalle ceneri di Alitalia, Rocco Sabelli, prevede una compagnia più snella, con un ritorno parziale a Malpensa, molto outsourcing e una quota vicino al 65% del mercato domestico.
A Roberto Colaninno, che potrebbe investire circa 200 milioni, andrà invece con ogni probabilità il ruolo di presidente. Della partita è anche Carlo Toto che girerebbe per circa 300 milioni la sua Air One alla newco e ne reinvestirebbe circa un centinaio, probabilmente con il ruolo di vicepresidente. All’incontro hanno partecipato anche altri gruppi: le famiglie Fossati e Riva, Sintonia (gruppo Benetton), Aponte, la Fingen dei toscani Fratini, il gruppo Ligresti e i fondi Equinox e Clessidra. Alla fine il parterre di soci dovrebbe arrivare a una quindicina di nomi tra cui Pirelli, Marcegaglia e Gavio.

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