martedì, 26 Novembre 2024

Ora i turisti cinesi cercano le esperienze in viaggio

Dopo i tre anni di blocco totale dei flussi, il turismo cinese è ripartito, l’Italia è tra i 40 paesi verso cui dal 15 marzo scorso sono consentiti i viaggi di gruppo e la Sicilia può giocarsi le sue carte per conquistare un target che fino a qualche anno fa considerava solo Taormina come meta possibile di un viaggio in Sicilia.

Eppure, oggi, nella ripresa post-pandemica, anche i turisti cinesi hanno cambiato approccio nel modo di viaggiare: ora cercano le esperienze. E dunque la Sicilia può diventare la destinazione ideale. Tanto più che ora con il nuovo collegamento di Turkish via Palermo, oltre che Catania, la Cina è veramemte più vicina all’Isola.

Numeri, spunti, prospettive sul turismo cinese sono emersi nel corso di un seminario promosso da EU SME Centre, ICCF, SICINDUSTRIA, partner di Enterprise Europe Network, e Logos srl nell’ambito della XXV edizione di Travelexpo.

“Dopo gli anni della pandemia, quando il turismo cinese si era completamente fermato, ora è tornato a crescere, e questa crescita sarà molto veloce. Ovviamente, nel frattempo, molto è cambiato, sono cambiati i partner e l’Italia e la Sicilia devono essere pronte ad intercettare questo cambiamento”, ha detto in apertura Davide Orlandi, EU partnership manager, EU SME Center.

“Da tempo in Sicindustria lavoriamo per costruire dei ponti tra Sicilia e Cina, di capire come attrarre i turisti cinesi. Dopo lo stop dovuto al Covid, siamo tornati a lavorare in questo senso, anche perché il turismo cinese risponde alla domanda di destagionalizzazione dei TO, perché viaggiano in periodi dell’anno differenti”, ha spiegato Giada Platania, Responsabile Area Internazionalizzazione Sicindustria/ENN.

Quindi Wolfgang Georg Arlt, Founder e CEO COTR, EU SME Center Expert, ha illustrato lo sviluppo del turismo cinese negli anni, come sia cresciuto fino a diventare il primo mercato nel mondo. Ovviamente la pandemia ha fermato tutto, dando però forte impulso al turismo interno, ma dal 2023 sono state riaperte le frontiere e sono finiti i test all’arrivo negli aeroporti per i turisti provenienti dalla Cina.

“Il turismo cinese è un’opportunità – ha detto – non solo perché sono tanti e perché sono alto spendenti, ma perché viaggiano in periodi diversi, hanno vacanze in periodi differenti, specialmente a novembre. Viaggiano principalmente per divertimento e per fare esperienze, a loro non interessa il mare, per quello vanno in Sud Corea. Anche lo shopping non è più al top delle preferenze, oggi al primo posto c’è il turismo esperienziale, ad esempio cooking class, conoscere gli chef, mangiare in ristoranti di lusso, ecc. Inoltre, adesso i cinesi cercano nuove destinazioni, senza troppi altri turisti cinesi, come Islanda, Africa e Sud America e ancora privilegiano le città piccole, e non più grandi città come Parigi”.

“Per quanto riguarda la Sicilia – ha aggiunto – sicuramente il volo della Turkish Airlines rappresenta un’opportunità perchè è una connessione diretta con la Cina. Ma non bisogna solo pensare ai turisti in arrivo, ma anche agli studenti cinesi in Italia, o a chi lavora nelle imprese cinesi, per loro si può pensare a pacchetti ad hoc per fargli conoscere la Sicilia, attraverso le mille esperienze da fare. Tra l’altro con questi turisti, non c’è il problema della lingua, che per molti turisti cinesi è un ostacolo visto che parlano solo cinese”. Arlt ha quindi sottolineato l’importanza dei social per influenzare i turisti cinesi nella scelta delle destinazioni e delle esperienze da fare in viaggio.

I lavori sono stati conclusi da Francesco Boggio, direttore ICCF Academy,  che ha fornito un aggiornamento sul traffico aereo Italia-Cina e annunciato come negli aeroporti milanesi tra luglio e agosto siano attesi due milioni di turisti cinesi. “Il Salone del Mobile di Milano, che sta iniziando in queste ore – ha precisato -sarà primo test per il ritorno dei cinesi in Italia post pandemia, considerato che la Cina è il secondo paese dopo l’Italia come pre-order ticket per il Salone milanese”.

Infine, ha delineato la profilazione e segmentazione del futuro turista cinese, sempre più interessato ai borghi, alle esperienze da fare in viaggio, all’importanza dei social e l’attrattività che esercitano su questo target di turisti il patrimonio culturale italiano, i tour enogastronomici e i wine tour, oltre che le spa e le terme.

News Correlate