giovedì, 19 Dicembre 2024

Santanchè: quest’anno le vacanze saranno italiane

“Il settore del turismo in Italia sta andando non bene, ma benissimo. Tutti i dati confermano che il 2023 sarà l’anno del sorpasso del 2019 e questo testimonia nel mondo che c’è voglia dell’Italia”. Così la ministra del Turismo Daniela Santanchè, intervenendo a un convegno sul
tema organizzato dall’Ordine dei dottori commercialisti in collaborazione con l’Ordine degli avvocati di Milano. L’evento – intitolato ‘Il turismo in Italia, patrimonio valoriale e leva di sviluppo per la nazione’ – ha visto l’alternanza, in tavole rotonde, di esperti, politici e rappresentanti delle istituzioni. A quanto emerso, il turismo incide sul Pil per oltre il 13% e può costituire una importante leva di crescita.

“Gli importanti numeri della settimana della moda di Milano, che superano addirittura quelli del 2019, evidenziano non solo il ruolo centrale dell’Italia nel settore della moda, ma anche quanto sia fondamentale, in termini strategici, essere presenti con eventi di questo tipo nel
panorama internazionale – ha poi aggiunto la ministra – Dobbiamo diventare sempre più luogo di attrazione di grandi eventi a partire dalla moda, comparto in cui siamo leader, passando per lo sport, ma anche l’enogastronomia, il design, e tanto altro che il sistema Italia è in grado di offrire”.

E sulla questione taxi, Santanchè ha ribadito: “non è possibile che i nostri turisti arrivino nelle stazioni o negli aeroporti e abbiano file
e file di taxi. Ci dobbiamo fare delle domande. Non è tanto una questione di governo, ma attiene ai Comuni. Esorto i sindaci di organizzare meglio le città, visto che c’è tanta voglia di Italia e visto che quest’anno le vacanze saranno italiane. Dobbiamo fare moltissimo – ha osservato -, lo vedo da un punto di vista ottimista, perché vuol dire che lavorando possiamo recuperare quel gap che ci separa dal podio. L’Italia sta al quarto posto come nazione per il turismo e io ho l’ambizione di tornare sul podio. Come si può fare? Bisogna aumentare la qualità dei servizi”.

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