martedì, 26 Novembre 2024

I vacanzieri tornano ai livelli pre-pandemia nell’inverno 2024

Il nuovo aggiornamento dell’indagine Ipsos, Future4Tourism, racconta che la voglia di vacanza degli italiani non si ferma nonostante le difficoltà economiche dovute all’inflazione. Il 64% dei connazionali prevede di fare almeno un periodo di vacanza tra gennaio e marzo 2024 riportando la percentuale dei vacanzieri ai livelli pre-pandemia (a novembre 2019 la quota di viaggiatori invernali era pari al 63%).

Tra chi ha già deciso la destinazione, l’Italia perde consensi rispetto al passato più recente, pur rimanendo saldamente al primo posto nelle scelte dei viaggiatori (62%; -6pp in confronto all’inverno 2023). Si ricomincia a viaggiare principalmente verso le mete europee (25%) e si accresce l’interesse per le crociere (4%).

Relativamente alla tipologia di vacanza, i viaggiatori si suddividono quasi equamente tra vacanze in città d’arte, vacanze al mare e vacanze in montagna-lago-collina. Relativamente a questo aspetto, nonostante si registri una ripresa delle visite culturali, queste restano ancora lontane dal periodo pre-pandemico (45% delle scelte vs il 35% attuale) favorendo le destinazioni di mare e montagna.

L’inverno per molti italiani significa trascorrere giornate sulla neve. Tra gli sciatori il 20% non modificherà le proprie abitudini rispetto agli scorsi anni: il restante 80% si vedrà costretto a adottare strategie di contenimento della spesa.  Si sceglieranno località con prezzi degli impianti di risalita più contenuti (31%), si ridurranno le giornate di sci (27%) finanche alla completa rinuncia alla pratica sportiva almeno per quest’anno (22%).

Infine, quali sono le previsioni per le vacanze del periodo natalizio? Il 20% degli italiani è intenzionato a fare un periodo di vacanza fuori casa durante le festività (in aumento di 2pp rispetto allo scorso anno). Circa 8 connazionali su 10 rimarranno in Italia.

Il Capodanno è la festività che si decide di includere prevalentemente nel proprio periodo di viaggio (47% dei viaggiatori). In aumento la quota di coloro che, pur facendo vacanze via da casa, non includeranno alcuna festività (31%; +7pp in confronto allo scorso anno).

 

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