giovedì, 19 Dicembre 2024

Venduti oltre 3 mila oggetti per 47 mila euro all’asta dell’aeroporto di Palermo

Tutti venduti all’asta gli oltre tremila oggetti rinvenuti in aeroporto tra il 2019 e il 2022 e non reclamati dai proprietari entro un anno dal loro ritrovamento. La vendita all’incanto si è svolta sabato mattina nel piazzale antistante i locali della palazzina ex uffici Enac ed è stata organizzata dall’istituto vendite giudiziarie di Palermo – Sofir srl. Alla vendita hanno partecipato centinaia di persone. Gli oggetti smarriti in aeroporto sono stati venduti a lotti. I proventi della vendita, circa 47 mila euro – 25 mila euro in più rispetto all’ultima asta (2019) – andranno all’Erario, al netto delle spese di organizzazione.

La vendita più alta ha riguardato il lotto di 190 grammi d’oro (anelli, collane, bracciali) venduto a 6 mila euro (base d’asta 4.500 euro). In diversi casi il valore di vendita ha superato mille euro, come per il lotto di bigiotteria (base 160 euro) venduta a 1.200.
A tenere banco sono stati i prodotti tecnologici: 40 iPhone (base 400 euro) venduti a 1.650, 98 Airpods (base 150 euro) venduti a 1700, 157 telefoni vari (base 450 euro) venduti a 1400, 100 smart wacth (base 500 euro) venduti a 2100, un iMac 27 pollici (base 500 euro) venduto a 900.

La vendita all’incanto è l’ultimo passo di un processo di assistenza che Gesap fornisce ogni giorno ai passeggeri per il recupero degli oggetti smarriti, attraverso un ufficio apposito (email: [email protected] – telefono: +39 091 7020265).
Infatti, gli oggetti rinvenuti in aeroporto o a bordo degli aeromobili, entro 48 ore dal loro ritrovamento, vengono trattenuti presso la cassaforte dell’ufficio, in aerostazione. Ad essere recuperato dai legittimi proprietari è circa il 70% degli oggetti.
Trascorsi due giorni, gli oggetti smarriti non rivendicati vengono trasferiti in almeno tre depositi e possono essere ritirati contattando l’ufficio. Le modalità per il rientro in possesso degli oggetti saranno comunicate esclusivamente ai legittimi proprietari.
Trascorso un anno, i beni non rivendicati diventano di proprietà dello Stato. In sostanza, solo una piccola parte del totale dei beni dimenticati in aeroporto e negli aeromobili andrà all’asta.

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