venerdì, 22 Novembre 2024

Clia Cruise Week pronta al bis nel 2026, giovani futuro della crocieristica

“Abbiamo iniziato a riunire il settore della crocieristica europea due anni fa qui a Genova. Quest’anno siamo tornati e abbiamo voluto fare una scommessa, e cioè passare da un evento istituzionale ad uno che riunisse per la prima volta tutta la variegata filiera, dalla cantieristica alla certificazione delle navi, alle aziende che producono cibo e bevande fino alle nuove tecnologie di bordo. Posso dire che siamo andati ben oltre gli obiettivi”. Marie-Caroline Laurent, direttrice di Clia Europa, tira le somme della Clia cruise week Europe, la settimana delle crociere che si è chiusa a Genova e il bilancio è positivo. Tanto che non è ancora stato ufficializzato con una firma, ma è quasi certo che la Clia cruise week Europe si ripeterà a Genova fra due anni e l’ambizione potrebbe anche raddoppiare gli spazi, occupando un altro piano del padiglione Jean Nouvel.
“Le compagnie stanno investendo miliardi nello sviluppo di nuove navi e le 52 che verranno costruite in Europa nei prossimi anni equivalgono a una spesa di 33,1 miliardi di euro – continua Laurent – La presenza dei ceo e dei top manager di tutte le principali compagnie alla settimana della crociera di Genova ha dato finalmente rappresentanza ad un comparto di primaria importanza nell’economia europea”. Buone risposte sono arrivate anche per la parte fieristica della manifestazione. “In pochi mesi quasi 200 aziende hanno voluto diventare espositrici a questo primo Expo. Quasi il doppio di quelle che avevamo ipotizzato. Tra l’altro, il 40% di queste non erano già fornitrici delle compagnie, segnale che si comprendono le potenzialità future del settore”.
Soddisfatta anche Kelly Craighead, presidente e ceo di Clia: “I leader delle compagnie di crociera, i ministri di diversi Paesi e i rappresentanti delle istituzioni nazionali e internazionali hanno parlato delle sfide che il nostro settore deve affrontare. È stato un momento unico e senza precedenti per discutere di come navigare, insieme, verso il futuro. Lo abbiamo fatto ad altissimo livello e siamo decisamente soddisfatti”.
Nel 2024 le compagnie di crociera impiegheranno una forza lavoro multinazionale di quasi 300.000 marittimi e decine di migliaia di dipendenti a terra. E i march” aderenti a Clia (Cruise lines international association), cioè più del 90% del totale, contano oggi su una forza lavoro proveniente da più di 150 Paesi e offrono occupazione e avanzamenti di carriera. E’ su questi presupposti che Clia e Accademia della Marina mercantile italiana (dal 2011 riconosciuta Fondazione Its per la mobilità sostenibile nei settori marittimo e della pesca) hanno siglato oggi, a chiusura della tre giorni della Clia cruise week Europe, a Genova, un patto per sviluppare la collaborazione nel campo della formazione marittima, a partire proprio dalle crociere.
Uno degli obiettivi del protocollo di intesa firmato da Eugenio Massolo, presidente dell’Accademia della Marina mercantile e dal DG di Clia Europe, Marie-Caroline Laurent, è sviluppare collaborazioni per incoraggiare i giovani a intraprendere le professioni del mare.
“Il settore delle crociere offre fantastiche opportunità di carriera, offrendo un ambiente di lavoro inclusivo e multiculturale con eccellenti opportunità di avanzamento – commenta Laurent – Siamo molto lieti di costruire la nostra collaborazione con l’Accademia Italiana della Marina Mercantile per contribuire a ispirare la prossima generazione di marittimi”. Per Massolo “questo memorandum rappresenta una pietra miliare significativa perché può rafforzare il rapporto tra l’associazione e i futuri equipaggi di bordo”.

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