mercoledì, 18 Dicembre 2024

Travelexpo, Guttuso su etichette vini e hospitality tra i vigneti

Anche quest’anno Travelexpo ha ospitato l’area del Food and Wine Experience, con un focus sul turismo enogastronomico e il turismo delle radici. Dopo il riconoscimento ricevuto dalla Sicilia dalla commissione europea di Regione Europea della gastronomia 2025, la Sicilia ha superato il confronto con 271 regioni europee per le sue caratteristiche pedo-climatiche, la sua biodiversità e la sua varietà produttiva che rappresentano un continente e un giacimento enogastronomico unico e distinto.

“In continuità con il percorso avviato lo scorso anno – sottolinea Sabrina Gianforte, enogastronoma e imprenditrice dell’agroalimentare – sono presenti aziende vitivinicole e agricole che offrono esperienze immersive, dalla visita in cantina al pic nic tra i filari, alla passeggiata a cavallo. Soprattutto i turisti stranieri ricercano il contatto con le comunità, che coinvolgono nel loro quotidiano i ‘cittadini temporanei’ nel racconto dei luoghi, dell’arte del ricamo, nel laboratorio di pittura, nel laboratorio di di ceramica, tutte attività che identificano le tradizioni dei luoghi, i borghi, i piccoli centri oggi sempre più ricercati dai turisti per la tranquillità e la lentezza del tempo”.

Tra le novità presentate a Travelexpo Domini mediterranei, nuova realtà vitivinicola siciliana che si estende nell’agro del palermitano, in appezzamenti ad alto valore agronomico, culturale e paesaggistico. “I vigneti si perdono a vista d’occhio, situati tra i 300 e i 1100 metri sopra il livello del mare, nelle sette aree viticole nei territori di Corleone, Campofiorito, San Cipirello, e Portella della Ginestra. In quest’ultima area saranno piantati nuovi vigneti che inseriti in un progetto di hospitality vedranno l’apertura di una sala degustazione e conferenze, di alcune  strutture in legno, ad impatto ambientale zero ed ecosostenibili, in cui poter dormire e quindi vivere a pieno l’immersione nella natura, offrire un esperienza completa di incontro fra i cinque sensi e il paesaggio”, racconta Salvo Beltempo, general manager dell’azienda. Il percorso aziendale affonda le sue radici a partire dal 1750 con le famiglie Costanza-Mineo e Miccichè Maurizio che ha lanciato il brand Calatrasi. Nel 2017 la continuità con la quinta generazione, con la guida del giovane agronomo ed enologo Salvo Beltempo.

Novità in vista anche per Tenuta Macconi che, fondata nel 2000, si estende per oltre 124 ettari di terreno nel Comune di Acate (Ragusa), nei pressi del fiume Dirillo, nella parte meridionale dei Monti Iblei, in un paesaggio caratterizzato da terreni sabbiosi e dal clima tipicamente mediterraneo di tipo collinare, con inverni piovosi ed estati calde e secche. L’azienda agricola ragusana ha una visione della propria attività improntata ai valori della sostenibilità, della tradizione e della qualità dei prodotti. Diretta conseguenza di tale premessa è la scelta di applicare integralmente la normativa in materia di agricoltura biologica per tutti i tipi di produzione. Il nuovo progetto di enoturismo con una struttura di accoglienza e un servizio di hospitality vuole veicolare all’interno dell’azienda ospiti che oltre al soggiorno desiderano vivere delle experience legate al mondo enogastronomico.

Infine, Duca di Salaparuta celebra il traguardo delle 200 vendemmie con una serie di iniziative che coinvolgono Bagheria, attraverso la pittura di Renato Guttuso, la fotografia di Mimmo Pintacuda, l’arte del carretto di Emilio Murdolo, a cui si è ispirato l’intero progetto di restyling delle etichette che celebrano il traguardo di questi 200 anni. Il 2024 sarà scandito, dunque, da un progetto di valorizzazione che, oltre ad aver realizzato il restyling d’eccezione delle etichette più rappresentative, prevede la realizzazione di un corto-documentario dedicato all’estro creativo di questi artisti straordinari, con iniziative collaterali aperte a sinergie con il territorio, in un recupero delle radici di una terra che profuma ancora di zagara, in un palcoscenico d’eccellenza tra pittura, cultura ed enogastronomia. Le bottiglie dunque diventano vettori di arte, attraverso l’espressione di Renato Guttuso con il suo Paesaggio dell’Aspra, ma anche alcuni scatti fotografici di Mimmo Pintacuda.

Quindi la riconferma di Sicilì, dal produttore al consumatore. Da un esperienza di oltre 20 anni nel mondo delle vendite dell’ agroalimentare nei mercati, locali, nazionali e internazionali il digitale prende forma con la piattaforma di e-sicilishop.com che offre contenuti di apprendimento e approfondimento enogastronomico, che caratterizzano e rendono unici e autentici i prodotti agricoli e le produzioni agroalimentari sempre più ricercate e richiesti.

News Correlate