sabato, 20 Luglio 2024

Faita: il 2009 si annuncia difficile per l’open air

Tra le priorità, il governo deve risolvere la questione sulle case mobili

La stagione 2009 potrebbe rivelarsi problematica per le aziende del comparto turistico ricettivo open air. Secondo Faita FederCamping, la situazione di recessione economica e di declino che ha colpito l’intero sistema turistico nazionale è più che preoccupante e può comportare un danno strutturale per il comparto. Nell’ultimo quinquennio, infatti, si è registrata una perdita complessiva di circa l’8% delle presenze (-5.200.000 dal 2004). Se le stime negative per il 2009 si dovessero avverare, si avrà un ulteriore peggioramento di questi dati e molte delle imprese potrebbero andare incontro ad una crisi irreversibile.
“La Bit di Milano – sottolinea Maurizio Vianello, presidente di Faita FederCamping – deve costituire un’opportunità di dialogo tra le istituzioni e gli imprenditori che porti al più presto alla individuazione ed alla adozione di adeguate misure per l’open air e più in generale per il settore turistico nazionale. Occorrerà un adeguato sostegno economico alle imprese che si traduca in una diminuzione della pressione fiscale, in incentivi statali e nella semplificazione burocratico/amministrativa per rilanciare la competitività di un settore strategico per l’economia italiana”.
Dal canto, per contrastare la crisi, Faita FederCamping è impegnata a sviluppare idonee politiche promozionali che pongano l’open air all’attenzione dei turisti dei principali mercati europei d’interesse e, d’altro canto, ritiene che il Governo debba tempestivamente definire con la necessaria chiarezza la questione relativa alla disciplina per l’installazione di case mobili all’interno dei campeggi e dei villaggi turistici. Così facendo, si contrasterà la crisi della domanda mettendo a disposizione delle aziende un concreto strumento per offrire alla clientela tutto il comfort di un’accoglienza di elevata qualità con prezzi contenuti e, soprattutto, in contesti naturali ed ameni.
L’unico segnale incoraggiante, infine, secondo la Federazione giunge dal sistema di prenotazioni on-line, introdotto nel 2008, che consente di abbattere i costi di mediazione ed a ciascun ospite di costruire la propria vacanza “su misura”.

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