venerdì, 19 Luglio 2024

Istat: nel 2008 più viaggi ma più brevi

Per la prima volta le microvacanze hanno superato quelle lunghe

Si viaggia più spesso rispetto al passato, anche in autunno e in inverno, ma per meno giorni – tanto che le vacanze brevi (1-3 notti) per la prima volta hanno superato quelle lunghe (almeno 4 notti) – e spesso alloggiando in casa di parenti o amici. E’ questo il quadro che delinea l’Istat nel rapporto ‘Viaggi e vacanze in Italia e all’estero nel 2008’. Il rapporto dice che lo scorso anno i residenti in Italia hanno effettuato 122 milioni e 938 mila viaggi (con pernottamento) a cui sono corrisposte 706 milioni e 650 mila notti. Rispetto al 2007, si registra un aumento del numero di viaggi (+9,4%), a fronte di un minore incremento del numero di pernottamenti (+2,5%). I viaggi di vacanza, che hanno pesato per l’86,9%, hanno mostrato una crescita consistente (+9,9%), dovuta all’aumento delle vacanze brevi (+16,7%), cui si è accompagnato l’incremento del numero di notti trascorse fuori casa in occasione di questi soggiorni (+17%). I soggiorni di vacanza lunga, invece, si sono mantenuti sostanzialmente stabili. Per la prima volta il rapporto tra numero di vacanze brevi e lunghe si é invertito: nel 2008 il 41,4% dei viaggi è stato effettuato per vacanze lunghe e il 45,5% per viaggi brevi. Considerando sia le vacanze brevi, sia le lunghe, la durata media dei soggiorni di vacanza è diminuita, passando da 6,5 notti del 2007 a 6 notti del 2008. I viaggi per motivi di lavoro, che hanno rappresentato il 13,1% dei viaggi, sono rimasti sostanzialmente stabili, così come il relativo numero di notti. Sono in aumento i viaggi effettuati usufruendo dell’ospitalità di parenti o amici (+25%), soprattutto quelli effettuati in occasione di vacanze brevi. Sono aumentati i viaggi effettuati prenotando l’alloggio e/o il trasporto tramite internet (+24,5%). Per quel che riguarda la destinazione, sono aumentati gli spostamenti con destinazioni italiane (+10,4%), che rappresentano l’83,9% dei viaggi complessivi; ciò è dovuto principalmente all’aumento dei viaggi diretti verso l’Italia meridionale (+22,9%), dove sono cresciute sia le vacanze brevi (+43,7%), sia quelle lunghe (+20,6%). All’estero, dove si è andati nel 16,1% dei casi, si è registrato un aumento dei viaggi di lavoro (+26,8%) e dei viaggi di vacanza lunga diretti verso i Paesi non appartenenti all’Ue.

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