venerdì, 20 Dicembre 2024

Sempre meno partenze ad agosto, Santanchè: estate non finisce mai

Con le ultime partenze salgono a 18 milioni gli italiani che hanno scelto il mese di agosto per andare in ferie. Ad affermarlo è un’indagine Coldiretti/Ixè divulgata in occasione dello scorso weekend da bollino rosso, nonostante l’esigenza di risparmiare abbia portato quest’anno i vacanzieri a redistribuire i periodi di vacanza.

La percentuale di chi parte ad agosto è, infatti, la più bassa degli ultimi dieci anni, secondo Coldiretti/Ixè, con il numero dei turisti italiani in calo del 10% rispetto al 2023, mentre sono aumentati quelli a giugno e luglio. Un fenomeno che non ha inciso comunque sul numero complessivo, considerato che si registra un aumento dei vacanzieri nazionali dell’1% ma anche una spesa in crescita del 12%. L’Italia resta la destinazione preferita, con un terzo dei turisti che rimane all’interno della propria regione – spiega Coldiretti – ma c’è anche una quota del 29% che ha scelto l’estero. Alberghi e bed and breakfast risultano le strutture più utilizzate, con un 13% che può sfruttare la seconda casa di proprietà e un 19% che sfrutta l’ospitalità di parenti e amici. Gettonatissimo anche l’agriturismo, grazie anche alla disponibilità delle quasi 26mila strutture attive su tutto il territorio nazionale.

Soddisfatta la ministra del Turismo Daniela Santanché: “i dati diffusi da Coldiretti disegnano un’estate italiana sempre più diversa da quella degli anni ’60 dove agosto era il mese di punta, oggi invece assistiamo ad un aumento del numero di italiani in vacanza nei mesi di giugno e luglio superiore all’anno precedente, indicando una distribuzione dei flussi più omogenea, proprio nell’ottica della destagionalizzazione dell’offerta turistica, che è uno degli obiettivi primari della visione industriale che vogliamo imprimere al turismo della nostra Nazione. Inoltre, va evidenziata la cospicua crescita della spesa turistica, che segna un +12% rispetto al 2023. Segno che il turismo dà un contributo importante allo sviluppo economico delle comunità locali, essenziale per la crescita del settore. Infine, il comparto altamente strategico dell’enogastronomia, con una cifra prevista di dieci miliardi per quest’anno, risulta essere la motivazione principale della vacanza”.

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