martedì, 26 Novembre 2024

Boom per wellness ma costi mantenimento sono alti

Gli hotel con la spa sono più ricercati dalla clientela italiana e non solo

Nonostante la crisi che ha colpito il turismo italiano, c’è un settore che continua a produrre numeri con il segno più: è il segmento del benessere. Secondo una recente indagine del Centro studi Unipro, Associazione italiana delle imprese cosmetiche aderente a Confindustria, in Italia negli ultimi 5 anni i centri benessere nelle località turistiche e nelle città sono aumentati del 65% e i trattamenti estetici hanno segnato un +20%. Il wellness conta 2.342 imprese attive che tra il 2000 e il 2006 sono cresciute dell’11,3%. Dunque, i centri benessere e le mini spa crescono e si moltiplicano e tuttavia, anche se, secondo ‘Trademark Italia’, il margine operativo è basso mentre i costi di investimento e mantenimento sono alti. Ma la spa offre un indubbio vantaggio di marketing: l’albergo con il centro benessere si vende bene e quindi rende meglio, mentre un hotel senza la spa è penalizzato. Trademark Italia calcola anche i costi per la creazione di un centro benessere: per l’investimento si viaggia tra i 2.500 e i 3000 euro al metro quadro; ci sono poi i costi di manutenzione, igienizzazione, sanitizzazione e sicurezza (pari al 5% del totale); i costi del personale, che possono pesare fino al 75% dei ricavi; i costi energetici, mai inferiori al 10% del fatturato annuale; gli accappatoi, i teli, i lenzuoli, le divise e la biancheria da bagno ( 4% del totale ricavi) i prodotti utilizzati (non meno del 5%); infine la promozione e la comunicazione per la quale serve almeno il 3% dei ricavi.

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