Iscrizioni, altari votivi, monumenti funerari, sculture, rilievi e mosaici sono solo alcuni dei reperti che ii visitatori del Museo archeologico nazionale di Aquileia potranno ammirare grazie all’apertura al pubblico dei nuovi depositi, spazi solitamente riservati ad archeologi e ricercatori. Per la direttrice della direzione regionale Musei e del Museo di Miramare, Andreina Contessa, “ai visitatori saranno offerte inedite opportunità di scoperta della ricchissima raccolta museale e nuovi strumenti di interpretazione della storia di quella che durante l’età romana fu una delle più importanti città del Mediterraneo”.
Il Museo è attualmente al centro di un progetto di rilancio, che mira a fare dell’antica istituzione, nata nel 1882 sotto l’impero austro-ungarico, un luogo aperto a tutti e strumento di comprensione e conoscenza del sito Unesco. “L’enorme numero di reperti che sono stati movimentati e riallestiti – ha spiegato la direttrice del Man di Aquileia, Marta Novello – ha imposto un riesame e una riorganizzazione di una parte considerevole della collezione che costituisce la base per nuovi studi e inedite letture. Il Man si arricchisce di un nuovo spazio di educazione, piacere, riflessione e condivisione della conoscenza”.
Il progetto, attuato nell’ambito del Piano strategico ‘Grandi progetti Beni culturali’ e tramite ulteriori risorse del ministero della Cultura, ha riguardato il restauro architettonico e impiantistico e il completo riallestimento dei “Grandi magazzini”, costruiti negli anni Cinquanta del ‘900. I nuovi spazi comprendono una successione di sei ambienti comunicanti fra loro per un totale di più di 500 metri quadri, al cui interno i reperti sono valorizzati attraverso a un allestimento moderno e funzionale.