lunedì, 25 Novembre 2024

Riggio: riprendere piano di investimenti negli scali

Presidente Enac: utilizzare questi due anni caratterizzati dalla crisi

Occorre una ripresa degli investimenti negli aeroporti. Lo ha detto il presidente dell’Enac Vito Riggio, a margine del convegno “Le tariffe aeroportuali dopo la nuova direttiva europea: dalla regolazione al mercato?” organizzato dall’Enac e dall’Università di Roma Tor Vergata. "Se non si utilizzano questi due anni caratterizzati dalla crisi per la ripresa degli investimenti degli aeroporti – ha spiegato Riggio – alla fine della crisi ci troveremo peggio di altri paesi. I concessionari aeroportuali italiani – ha aggiunto – investono meno di tre euro a passeggero a differenza di altri scali europei in cui si investe una media di 7-8 euro fino ad un massimo di 12. Negli ultimi anni in Italia c’é stata una diminuzione progressiva degli investimenti dovuta anche, ma non solo, alla crisi dell’Alitalia". Secondo Riggio, "il rischio è che altri grandi aeroporti continuino ad investire ed accrescere così che i nostri scali, tra qualche anno, saranno circondati da hub degli hub. Occorre quindi – ha suggerito Riggio – rivedere le norme della delibera Cipe che non hanno consentito di chiudere i contratti di programma per gli aeroporti maggiori. Questo può consentire la privatizzazione di altri aeroporti". Oltre ad una remunerazione certa del capitale investito, Riggio ritiene necessario che ci sia un’autorità di vigilanza sugli investimenti che "può essere anche l’Enac ma, a questo punto, l’ente deve essere più snello, più autorevole, più autonomo ed avere più risorse. Se si ripristinano i canoni, l’Enac può andare avanti da solo senza avere denaro dal Tesoro".

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