Il ministero dell’Interno con una circolare del 18 novembre inviata alle prefetture interviene sul self check in negli affitti brevi delle strutture ricettive, vietando le key box e pulsantiere. Per il Viminale, l’identificazione da remoto non soddisfa i requisiti di legge che prevedono l’identificazione dell’ospite mediante documento di identità fornito direttamente al gestore. In sostanza, l’identificazione degli ospiti va fatta di persona.
“Nella circolare – spiega Alessandro Anello, assessore al turismo del comune di Palermo – si legge che la gestione automatizzata del check-in e dell’ingresso nella struttura senza identificazione in presenza degli ospiti non esclude il rischio che dopo l’invio dei documenti in via informatica il locale possa essere occupato da uno o più soggetti le cui generalità restano ignote alla questura competente, comportando un potenziale pericolo per la sicurezza della collettività. L’amministrazione comunale invita i gestori ad attenersi a quanto prescrive la circolare. A gennaio partiranno i controlli della polizia municipale”.