Arriva un Albo nazionale per tutelare e valorizzare botteghe artigiane e negozi di particolare rilievo sotto il profilo storico, culturale e commerciale. Lo prevede una bozza del decreto legislativo in materia che dovrebbe andare all’esame del Consiglio dei ministri di oggi. Il provvedimento prevede la costituzione da parte di Comuni, Province e Regioni dei propri albi nei quali “sono elencate le attività esistenti da almeno cinquant’anni e che “siano connotate da un particolare interesse merceologico o culturale o storico o artistico o turistico ovvero legato alle tradizioni locali commerciali”.
È possibile anche prevedere un albo distinto per gli esercizi “di eccellenza” nel caso l’attività si svolga da almeno 70 anni e “sia stata gestita per almeno tre generazioni consecutive da una medesima famiglia”. In caso di vendita l’esercizio commerciale resta nell’albo solo se viene garantita “la continuità nell’attività per quanto concerne il settore merceologico, le modalità di vendita o di produzione e, ove possibile, le caratteristiche strutturali dei locali”. E ancora “le Regioni, con propri provvedimenti, possono individuare percorsi conciliativi che agevolino la conclusione di accordi tra gli esercenti di attività commerciali, botteghe artigiane ed esercizi pubblici storici o di eccellenza e i proprietari dei locali, volti a evitare fenomeni di espulsione di operatori commerciali qualificati dai centri storici e dalle aree commerciali classificate di pregio”.