giovedì, 12 Dicembre 2024

Tassa di soggiorno, nel 2025 supererà il miliardo di gettito

Un “tesoro” che nel 2024 supererà la cifra record di 976 milioni e nel 2025 salirà a oltre 1 miliardo 52 milioni. È l’incasso complessivo della tassa di soggiorno secondo i calcoli di Jfc. “Tra le regioni svetta il Lazio con un incasso di oltre 295 milioni 2mila – dice Massimo Feruzzi, ceo di Jfc – e poi Lombardia con 108 milioni 235mila, Toscana con 100 milioni 360mila, Veneto con 98 milioni 9mila. Cifre davvero monstre che ci indicano come questa tassa sia considerata dai Comuni uno strumento essenziale per acquisire risorse, la maggior parte delle quali utilizzate per interventi non turistici”.

A fine novembre gli incassi comunali – a livello nazionale – derivanti dall’imposta di soggiorno sono pari a 945 milioni di euro, di circa 100 milioni superiori alle previsioni dell’Osservatorio Nazionale di Jfc sulla tassa di soggiorno di inizio anno, che quantificava in 846 milioni il potenziale incasso del 2024, mentre il dato pre-consuntivo di fine anno indica il superamento dei 976 milioni di euro.

Secondo Feruzzi gli incrementi delle tariffe dell’imposta, l’introduzione della medesima in nuovi Comuni, l’ampliamento dei periodi e della durata di applicazione da un lato e la riduzione delle esenzioni dall’altro, ma soprattutto il positivo andamento dei flussi turistici – soprattutto nelle grandi città d’arte italiane – sono tutti fattori che hanno inciso su questo forte rialzo degli incassi.

Emerge pertanto come, già a fine novembre, alcuni ambiti regionali segnino indici percentuali di incremento – rispetto ai dati complessivi dello scorso anno – decisamente elevati: in Trentino Alto Adige gli incassi aumentano del +40,9%, l’Abruzzo segna un +25,7% di incassi, la Puglia un +19,5%, in Lombardia e Liguria gli incassi dell’imposta segnano in ambedue i casi incrementi attorno al 15%, mentre in Emilia Romagna vi è un +10,3%. Su tutte le regioni svetta il Lazio con un aumento degli incassi sul 2023 pari al +55,6%.

Ma non basta. Secondo le previsioni nel 2025 è previsto un incremento del 7,8% del gettito, superando quota 1 miliardo di euro, e più precisamente 1 miliardo 52 milioni di euro. Un aumento dovuto a incrementi, anche importanti, da parte di 53 amministrazioni pubbliche senza contare quei Comuni che introdurranno l’imposta a partire dal 2025. Anche in questo caso si tratta di 25 amministrazioni comunali: da Udine e Caserta, da Bellaria Igea Marina a Bagheria, da Termoli a Pavia, ma si pagherà anche a Quartu Sant’Elena, Crema, Torre del Greco, Castel Volturno, Ponti sul Mincio, etc., mentre in altri 27 Comuni si discute in merito ad una possibile introduzione.

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