Anche nel 2008 l’aeroporto di Palermo Punta Raisi "si è confermato, a livello italiano, lo scalo più critico in termini di frequenza e intensità del fenomeno di wind-shear", termine tecnico per indicare variazioni improvvisa del vento in intensità e direzione. Secondo quanto ha riportato il presidente dell’Agenzia nazionale per la sicurezza del volo (Ansv), Bruno Franchi, in audizione alla Camera, l’anno scorso sull’aeroporto palermitano "ci sono stati 214 riporti di windshear, rispetto ai 54 di Napoli Capodichino, ai 31 di Milano Malpensa, ai 30 di Bari Palese, ai 29 di Olbia Costa Smeralda, ai 25 di Firenze Peretola, su un totale di 520 riporti di windshear acquisiti dall’ Enav". Nel 2007 tali fenomeni erano stati invece 470. E sempre nel 2008, sono stati 20 i casi nei quali "in presenza di windshear, i piloti hanno ritenuto necessario effettuare una procedura di mancato avvicinamento". "Va purtroppo rilevato che neanche nel 2008 – ha concluso Franchi – è stato possibile rendere pienamente operativo da parte dell’Enav, il ‘Palermo Wind Shear Detection System’ (Pwds), sempre a causa di alcune problematiche autorizzative relative all’installazione di una delle sue componenti principali, il radar meteo doppler di terminale, che costituisce un sensore di importanza cruciale per una efficace rilevazione del wind-shear lungo i sentieri di avvicinamento e di partenza. Ciò, malgrado le iniziative in merito intraprese dall’Enav, dall’Enac e dall’Ansv, che all’inizio del 2008 ha emanato al riguardo una specifica raccomandazione di sicurezza".
