Non è un record ma si può definire eccezionale il dato dei transiti registrati domenica scorso all’aeroporto di Lamezia Terme. Ben 6.744 i passeggeri che hanno utilizzato lo scalo da e per l’Italia e l’Europa. Di questi, 4.106 in arrivo e 2.638 in partenza. Ben 11 gli aerei in fila per sbarcare o imbarcare passeggeri, che, come detto, sono stati simultaneamente assistiti dal personale Sacal. Si è quindi trattato di una sorta di ennesima “prova del nove” per l’aeroporto e la sua organizzazione destinata a ripetersi già nelle prossime settimane, vista la programmazione estiva dello scalo, e appunto, il consistente numero di voli schedulati.
Il presidente di Sacal Eugenio Ripepe coglie l’occasione per sottolineare che queste cifre testimoniano l’efficienza dello scalo e di quanti vi lavorano: “Purtroppo devono fare a volte i conti con i ritardi, i dirottamenti, le cancellazioni di alcuni vettori e soprattutto con le loro conseguenze dirette e indirette sulla clientela. I ritardi, i dirottamenti, le cancellazioni, oltre che disagi allo scalo di Lamezia e al sistema aeroportuale in genere, creano infatti anche indiretti effetti negativi: con ritardi che si accumulano a ritardi; con cancellazioni che ne generano altre; con disagi che si sommano l’un l’altro.”
Per sopperire a questa carenza organizzativa che ha effetti a cascata e compromette a tratti l’operatività dello scalo, Ripepe anticipa che si sta cercando di attrarre nuovi vettori per generare nuovi voli e potenziare quelli esistenti.
Il presidente di Sacal Eugenio Ripepe coglie l’occasione per sottolineare che queste cifre testimoniano l’efficienza dello scalo e di quanti vi lavorano: “Purtroppo devono fare a volte i conti con i ritardi, i dirottamenti, le cancellazioni di alcuni vettori e soprattutto con le loro conseguenze dirette e indirette sulla clientela. I ritardi, i dirottamenti, le cancellazioni, oltre che disagi allo scalo di Lamezia e al sistema aeroportuale in genere, creano infatti anche indiretti effetti negativi: con ritardi che si accumulano a ritardi; con cancellazioni che ne generano altre; con disagi che si sommano l’un l’altro.”
Per sopperire a questa carenza organizzativa che ha effetti a cascata e compromette a tratti l’operatività dello scalo, Ripepe anticipa che si sta cercando di attrarre nuovi vettori per generare nuovi voli e potenziare quelli esistenti.
