C’erano le domande presentate da una cinquantina di comuni siciliani per ottenere lo status di “città ad economia prevalentemente turistica”, all’ordine del giorno della prima riunione dell’Osservatorio regionale del Commercio convocato dal’assessore al ramo Titti Bufardeci. Ma l’osservatorio non ha esaminato le pratiche depositate dai comuni e ha rinviato tutto a settembre. “Non si blocca niente – ha spiegato Bufardeci – e le città che hanno già ottenuto lo status per operare in deroga agli orari di apertura e chiusura degli esercizi commerciali, possono continuare in proroga sino alla fine dell’anno, in base alle norme vigenti”. Queste le istanze depositate all’Osservatorio regionale dai comuni siciliani per ottenere o rinnovare lo status di “città ad economia prevalentemente turistica”. Si tratta esclusivamente delle pratiche che l’Osservatorio avrebbe dovuto valutare nella seduta odierna: Ali Terme, Castellamare, Castelvetrano/Selinunte, Chiaramonte Gulfi, Furnari, Gibellina, Gioiosa Marea, Isola delle Femmine, Lascari, Lipari, Malfa, Nizza di Sicilia, Oliveri, Pace del Mela, Pachino, Prizzi, Ragusa, Ribera, Radi Miligi, S’Agata Li Battiati, Santa Croce Camarina, Santa Maria Salina, Caccamo, Campofelice Roccella, Corleone, Bolognetta, Savoca, Termini Imerese, Villafranca Tirrena, Terrasini, Montelepre, Canicattini Bagni, Castelbuono.