Calo tra il 10 e il 15% delle vendite nell’estate 2009 e di agosto. Complici crisi e influenza A. E’ il bilancio tracciato da Flavia Franceschini, direttore dell’Astoi, secondo cui “nonostante i dati siano ancora provvisori – avremo quelli definitivi a fine stagione tra settembre e ottobre – la tendenza è di un grosso calo delle vendite, soprattutto sull’outgoing e quindi sul lungo raggio, mentre hanno tenuto il turismo domestico e i villaggi italiani”. In calo soprattutto le vendite per Messico, paese da cui l’infezione si è diffusa, che si è riverberato anche sugli Stati Uniti, visto che molti pacchetti verso il Messico prevedono tour negli Usa. “Pur non rinunciando alla vacanza, – sottolinea Franceschini – gli italiani hanno modificato il budget e utilizzano sempre di più il last minute, anzi il last second, per risparmiare. E hanno ridotto i tempi della vacanza: possiamo dire che la settimana è diventato il parametro di riferimento". Quanto ai prossimi mesi, “stimiamo che il 2010 possa portare qualche miglioramento, – sostiene Franceschini – ma non crediamo che sarà salvifico. Mediamente una crisi di questa portata si spalma sull’arco di un triennio, quindi riteniamo di poterci attendere una reale ripresa nel corso del 2011”.