venerdì, 19 Luglio 2024

Alitalia è salva e ora sfida low cost in scali minori

Non avrà una compagnia low cost pura ma specializzerà brand Air One

Conclusa la fase uno, quella del salvataggio, riuscito, di Alitalia, il presidente Roberto Colaninno insieme all’amministratore delegato Rocco Sabelli possono lanciare la fase due. Quella in cui Alitalia si prepara a sfidare le compagnie low cost e insidiarle nel loro mercato di riferimento, i piccoli aeroporti. Puntando, quindi, a un piano di sviluppo centrato sugli scali "di secondo e terzo livello". La compagnia punta "ad estendere la copertura" su quegli “aeroporti, anche piccoli, che sono stati un terreno fertile per le low cost" anche grazie ad accordi e sovvenzioni a livello locale ha detto Sabelli in una audizione presso la Commissione Trasporti della Camera. "Stiamo andando a prenderci quote di questo mercato", ha spiegato parlando degli accordi già raggiunti con gli scali di Torino e Venezia, e preannunciando progetti imminenti su Bari e Brindisi, e accennato a contatti in corso con Perugia, Catania-Comiso, Crotone e Alghero. Il gruppo Alitalia non avrà una sua compagnia low cost pura, "non può essere più cose insieme": punta al mercato economy specializzando "il brand di Air One con una struttura di prezzo e di livello di funzionamento assolutamente competitiva".

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