martedì, 24 Dicembre 2024

Confturismo: ok casinò ma non in alberghi

Per il presidente Micheli i casinò vanno gestiti da chi sa farlo

Confturismo Veneto, per bocca del suo presidente Marco Michielli, esprime dubbi sull’idea del ministro al Turismo Vittoria Brambilla di aprire nuovi casinò negli alberghi a 5 stelle per contrastare la crisi. L’Associazione definisce quantomeno bizzarra la scelta di farne un decreto d’urgenza. “Al di là di questo, sappiamo che in Italia i casinò sono pochi, solo 4 – spiega Michielli – e che spesso assistiamo all’esodo dei giocatori dal Veneto e da altre regioni verso l’ex Yugoslavia, Croazia in testa; ci chiediamo perché non aprirne di nuovi, certo, ma in strutture fatte apposta. Riteniamo infatti che i casinò debbano essere stra-blindati, perché siamo freschi di memoria legata alle ‘gesta’ della banda Maniero e ai vari tentativi della criminalità di riciclarvi denaro sporco. I casinò vanno gestiti da chi sa farlo, ne ha le competenze ed è in grado, perché ne ha gli strumenti, di resistere alle pressioni della malavita organizzata. Non certo, o almeno difficilmente, da chi finora ha gestito l’ospitalità e potrebbe facilmente trovarsi in difficoltà di fronte a determinate situazioni”. Inoltre, Federalberghi Veneto ricorda che nella regione gli alberghi a 5 stelle sono 40  e non sono certo mega-strutture da mille camere adatte per accogliere i casinò.

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