domenica, 24 Novembre 2024

In Veneto si punta a riqualificare turismo Mice

Ma serve un coordinamento tra i convention bureau della regione

“È necessario rilanciare il comparto del turismo del business specialmente del settore mice che in passato è stato il punto di forza del comparto veneto, grazie alle peculiarità delle nostre strutture. Il congressista medio in Europa sceglie per il 38% alberghi a 4 e 5 stelle, effettua soggiorni medi di 3-4 notti e realizza una spesa 3 volte superiore ad un turista medio.” Così i 14 presidenti dei Consorzi di Promozione Turistica del Veneto presentano i dati di uno studio dell’università Ca’ Foscari per programmare un rilancio del turismo d’affari. I consorzi stanno lavorando ad un importante progetto per il mice veneto per un riposizionamento della regione come meta del turismo d’affari. La prima fase del processo organizzativo è stata quella di dare vita ad un coordinamento tra le strutture di Padova, Treviso Vicenza e Verona. Il Veneto può vantare un’offerta di 800 contenitori, con una netta prevalenza di sedi congressuali alberghiere (59% del totale), con una concentrazione nelle zone di Venezia, Padova e Verona, che accorpano il 60% delle strutture regionali. Le imprese di servizi congressuali sono circa 200 in Veneto: il 64% si occupa di organizzazione congressuale mentre il rimanente 36% è specializzato nel fornire servizi ausiliari di natura tecnica (13%) e linguistica 19% o di accoglienza e segreteria del 4%. La maggiore concentrazione di imprese si registra nei centri urbani di Padova, Venezia, e Verona. Fra le tipologie di eventi organizzati spiccano le convention e i meeting aziendali (circa 25% del totale) seguiti dai congressi su tematiche medico scientifiche 19%. Si tratta in prevalenza di incontri che vedono un numero di partecipanti inferiore a 100 (43%) o compresi tra le 100 e le 300 unità (30%). “Per attirare il turista del business – spiegano i consorzi – è necessario puntare su pacchetti a costi calmierati che uniscono le peculiarità del lago e della montagna con le esigenze del congressista. Il sondaggio effettuato dall’università Ca’ Foscari mette in evidenza che le destinazioni preferite per gli organizzatori congressuali restano comunque le città d’arte e le città metropolitane che forniscono numerose opportunità per personalizzare e rendere unici gli eventi”.

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