giovedì, 19 Dicembre 2024

Palermo, albergatori chiedono tavolo con tutti gli operatori

Poche le novità ma tanta volontà a individuare collaborazioni e soluzioni possibili

Vivace e molto partecipato l'incontro organizzato da sicilia.travelnostop.com che ieri pomeriggio, al San Paolo Palace Hotel, ha messo a confronto diversi albergatori di Palermo. Il primo a intervenire è stato Paolo Gobetti, figura storica dell'hotellerie siciliana, che ha subito lanciato l'idea di indire "un tavolo con gli operatori di tutta la filiera perché al momento i TO tendono a un abbassamento indiscriminato delle tariffe a discapito della qualità". Gobetti ha quindi posto l'accento su internet che oggi è sempre più importante per l'industria albergheria a cui fornisce risultati immediati.
L'importanza del web per le strutture alberghiere è stata sottolieata anche da Mario Monforte, direttore del Piazza Borsa, secondo cui "oggi i turisti sono sempre più informati mentre per sopravvivere il TO deve recuperare il ruolo di consigliere di viaggio". Monforte ha quindi lanciato l'idea di "uno stand di albergatori palermitani alla Bit vista l'assenza della Regione che l'anno scorso era stata rimpiazzata in extremis dall'Urps". Ma Monforte ha anche posto l'accento sulla necessità di "riunirci periodicamente per scambiarci le informazioni previsionali per i tre mesi successivi". Una proposta che è stata apprezzata anche dal padrone di casa, Marcello Pizzuto, che ha anche sposato l'idea del tavolo con gli operatori per far comprendere che c'è unitarietà tra gli albergatori.
Per Massimo Coraci dell'Addaura Hotel, "la nostra offerta è obsoleta, i nostri alberghi sono stati fatti 20 anni fa e non possono attirare più le nicchie di mercato di oggi rappresentate dal gran lusso o dal low cost sfrenato, come il caso dell'hotel in costruzione a Londra che con 45 euro offre sistemazione in doppia con tutti i plus al centro della città. Oggi la carta vincente è il plus, io ad esempio ho il mare che anche d'inverno riesce ad attrarre, soprattutto gli stranieri".
"I posti letto sono aumentati e le richieste diminuite – ha ribadito Roberto Mannino dell'Hotel Wagner – ma è il prezzo a fare la differenza, quello che orienta la scelta del cliente. Qualche anno fa, alcuni di noi si riunirono, anche scavalcando i Pco per proporre l'ospitalità a prezzi unitari in città in occasione di grandi eventi, ma poi l'esperimento finì".
A tal proposito Rosy Di Stefano ha preannunciato l'iniziativa del Palermhotels in occasione della Giornata del pellegrino che si celebrerà dal 15 al 17 giugno a Palermo: ogni struttura metterà a disposizione un numero di stanze a tariffe prestabilite.
Per Lanfranco Rizzo, dell'Astoria Palace, il problema è che Palermo non è una città tourist-oriented: "bisogna acquisire identità, non ci si coordina perché non c'è grande richiesta su Palermo, non ci sono né grandi eventi né congressi, il polo fiera è stato chiuso, gli incontri commerciali sono quasi spariti, mancano i servizi che rendono piacevole il soggiorno. Tutto il resto è consequenziale".
Dal canto suo, Giuseppe Palazzolo ha ricordato che "l'anno prossimo dovremo i conti con imu, ici e gli aumenti delle tariffe catastali". Ovviamente da parte di tutti l'interesse a continuare a sviluppare questo dibattito al quale invitiamo anche i nostri lettori fornendo il proprio commento o punto di vista anche sulle nostre pagine che come sempre sono a disposizione per sviluppare un dibattito propositivo.

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