lunedì, 23 Dicembre 2024

Tempi ristretti per norme antincendio, 30% hotel rischia chiusura

Gli albergatori chiedono almeno 6 mesi di tempo per salvare la stagione estiva

Il 30% degli alberghi italiani è a rischio chiusura a causa della nuova norma antincendio che prevede "l'adeguamento di impianti elettrici, sistemi di allarme, estintori, segnaletica, gestione e istruzioni di sicurezza, addestramento del personale, impianti di rivelazione e segnalazione incendi, larghezza delle vie di uscita, larghezza totale delle uscite, larghezza della scala e della via di esodo a uso promiscuo". A lanciare l'allarme è Sergio Pizzolante, deputato del Pdl, secondo cui "il decreto ministeriale firmato in questi giorni dal ministro dell'Interno Anna Maria Cancellieri ha dell'incredibile: da una parte si concede una proroga al 2013 e quindi si riconosce che la normativa e gli adempimenti sono appena accettabili per le grandi strutture ed eccessivamente gravosi per le piccole, dall'altra per poter accedere alla proroga si chiede all'albergatore di ampliare e di molto i requisiti minimi entro 60 giorni".
"In un momento di crisi – sottolinea – alla vigilia della stagione estiva, in uno dei pochi settori che resiste alla crisi, noi riduciamo i posti letto o chiudiamo gli alberghi? Perché è questo ciò che succederà, con l'entrata in vigore del decreto. I tecnici degli alberghi avranno 30 giorni di tempo per le verifiche di parte (impossibile espletarle in così poco tempo) e i tecnici dei Vigili del Fuoco avranno poi 60 giorni per decidere la riduzione di posti letto o, addirittura, la chiusura dell'attività, magari nei mesi di giugno/luglio con i clienti in albergo. Questa deve essere l'ultima proroga, ma non si devono cambiare i requisiti minimi in corsa, senza concedere agli alberghi il tempo necessario per rimettersi in regola. Penso che sia ragionevole – conclude – dare agli operatori 6 mesi di tempo per l'acquisizione dei nuovi requisiti minimi e accedere così all'ultima proroga. In questo modo si salverebbe la stagione estiva, senza alterazioni sostanziali del processo che prevede la messa in regola delle strutture entro il 2013".

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