giovedì, 19 Dicembre 2024

Regioni invocano piano strategico per il turismo

E sulle concessioni, Di Dalmazio dice: se governo non chiede deroga, si pensi a legge delega quadro

Bisogna costruire un Piano strategico per il turismo "da troppi anni all'ordine del giorno ma che non è stato mai definito, e che rischia di essere un esercizio accademico se non si dà al settore la centralità necessaria nelle strategie di rilancio del Paese": così si è espresso l'assessore al Turismo della Regione Abruzzo, Mauro Di Dalmazio, che coordina la commissione Turismo della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, al termine di una riunione, che si è svolta al ministero per gli Affari Regionali, dedicata alle politiche di rilancio del settore.    
"Il ministro Piero Gnudi ci ha dato un approccio di metodo – ha aggiunto l'assessore – e le Regioni hanno presentato un documento che contiene gli asset strategici per costruire questo Piano di rilancio. Perché il Piano abbia un senso è necessario che il turismo assuma una centralità nell'agenda politica e nel documento di programmazione economica".     
Per quanto riguarda la governance e le competenze, secondo l'assessore la questione "si risolve con buon senso e utilizzando i meccanismi esistenti". Le Regioni si sono dette anche disponibili a sottoscrivere la Carta per i disabili.
Di Dalmazio si è anche soffermato sul problema delle concessioni demaniali. "Il governo deve dirci se intende o meno avviare con l'Unione europea la procedura per chiedere la deroga alla direttiva Bolkestein. Se non è possibile – ha concluso – è necessario avviare i tavoli tecnici per arrivare ad una legge delega quadro che contenga i criteri e le indicazioni di salvaguardia per tutelare le imprese balneari".

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