Dopo il grande successo della 1^ edizione, che ha visto 20mila partecipanti, Piacenza torna ad essere ‘città che pensa’ e a offrire occasioni di approfondimento con importanti ospiti italiani e internazionali, per esplorare, conoscere e scoprire la meraviglia, lo stupore di fronte all’immensità e alla varietà del mondo che ci circonda.
La 2^ edizione del Festival del Pensare Contemporaneo si svolge da giovedì 19 a lunedì 23 settembre 2024, progetto di Rete Cultura Piacenza promosso dal Comune di Piacenza e dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano, con la direzione artistica di Alessandro Fusacchia e la curatela filosofica di Andrea Colamedici, in collaborazione con la Regione Emilia-Romagna, Provincia di Piacenza, Camera di Commercio dell’Emilia, Diocesi di Piacenza-Bobbio (
www.pensarecontemporaneo.it/)
.
Nato dall’esperienza pluriennale del Festival del Diritto, di cui Piacenza ha ospitato nove edizioni, l’iniziativa quest’anno porta in città 160 ospiti che si confrontano sul tema ‘Vivere la meraviglia. Tra stupore e spavento’. Protagonisti del panorama mondiale culturale e digitale, politici, filosofi, scienziati, storici, attivisti, musicisti, economisti, sportivi, giornalisti, danno vita a un’ottantina di incontri, tutti gratuiti, sui temi più diversi e coinvolgenti, ospitati in contemporanea in 14 luoghi della città: Palazzo Farnese, Palazzo Gotico, Piazza Cavalli, Palazzo Rota Pisaroni, Galleria Ricci Oddi, Chiesa del Carmine, il Centro per le Arti Contemporanee XNL, il Teatro Gioia, Teatro Filodrammatici Auditorium Fondazione Piacenza e Vigevano, Sala dei Teatini, Palabanca eventi.
“In una società che intenda guardare al futuro con la reale intenzione di migliorarlo – dice la sindaca di Piacenza, Katia Tarasconi – il fare e il pensare non possono che essere concetti legati a doppio filo l’uno all’altro. L’efficacia dell’azione si basa sulla profondità della riflessione che la precede, sulla pluralità del confronto, sulla qualità dell’approfondimento. È questa la visione su cui si fonda l’idea stessa di un’iniziativa come il Festival del Pensare Contemporaneo. Il successo della prima edizione ci ha spronati a proseguire su questa strada. Una strada che ha portato Piacenza a diventare per quattro giorni la capitale nazionale e internazionale del pensiero, del confronto, dell’approfondimento sui temi più cruciali del nostro tempo”.
“Il format del Festival culturale ospitato nelle città d’arte ha raggiunto nella nostra Regione livelli eccellenti – commentano gli assessori regionali al Turismo e alla Cultura, Andrea Corsini e Mauro Felicori – e questa seconda edizione del Festival del Pensare Contemporaneo, dopo l’ottimo esordio dello scorso anno, ne è l’ennesima conferma. Un’intera città trasforma i suoi luoghi più iconici in salotti che accolgono la cultura contemporanea e le tematiche più attuali, con un esclusivo ed eterogeneo parterre di ospiti. Tutto questo genera confronto, riflessione, stimolo, con la persona sempre al centro. Un Festival di cui le persone hanno profondamente bisogno in questo delicato momento storico. Ma anche un evento che ha tutte le carte in regola per diventare un attrattivo prodotto turistico e occupa un posto di tutto rispetto nel ricco cartellone settembrino di appuntamenti culturali e di intrattenimento dell’Emilia-Romagna”.
Il Festival inaugura giovedì 19 settembre con Andrea Colamedici, direttore filosofico del festival, e il sindaco di Piacenza Katia Tarasconi, in dialogo con musicisti e artisti tra cui gli scrittori Chiara Valerio e Paolo Di Paolo, la cantante Arisa, il cantautore Dargen D’Amico, il rapper che si ispira alla letteratura, Murubutu e i cantautori Pier Cortese e Roberto Angelini. Conclude la serata lo spettacolo di Roberto Mercatini.
Evento clou del Festival è in programma lunedì 23 settembre alle 18 il concerto con Amii Stewart e Alessandro Quarta, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per i 220 anni del Teatro Municipale di Piacenza, accompagnati da: Orchestra Farnesiana, Alessandro Quarta Quintet e Coro del Teatro Municipale di Piacenza, con la partecipazione di Coro del Liceo Cassinari, Voci Bianche del Conservatorio Nicolini.