Secondo le stime dell’Enea, in Europa vivono circa 50 milioni di persone con disabilità, e di queste il 72% (pari a 36 milioni) mette in cima ai propri desideri la possibilità di viaggiare, ma solamente il 12% lo fa davvero. Se si tiene conto che c’è una domanda potenziale da 30 milioni di persone con disabilità (senza contare gli accompagnatori), si comprende come il turismo “accessibile”, capace di far muovere in europa 60 milioni di persone, e 900 mila viaggiatori disabili solo in Italia, rappresenti un’importante occasione di business per gli imprenditori del settore turistico. Per questo motivo, la provincia di Pescara ha promosso un progetto di sensibilizzazione degli operatori turistici sul turismo “accessibile”, realizzando una indagine, svolta dalla direzione “studi e ricerche” del Touring club italiano, per verificare quali e quanti siano le strutture e i servizi accessibili alle persone con disabilità fisica e motoria. I risultati della ricerca sono stati presentati alla borsa internazionale del turismo di Milano, nel corso di una conferenza stampa che si è svolta all’interno del padiglione dell’azienda regionale di promozione turistica, alla presenza del presidente della Provincia, Giuseppe De Dominicis, dell’assessore Paolo Fornarola e di Matteo Montebelli, del centro studi e ricerche del Tci.