Torna il Giorno della Maiella, focus sulla sostenibilità ambientale

Un’occasione unica per il Parco Nazionale della Maiella, di presentare i progetti in corso e quelli a venire e di mettere in luce, attraverso una serie di interventi, le eccellenze che caratterizzano l’area protetta, appartenente alla rete mondiale dei Geoparchi Unesco.

Il Giorno della Maiella, che torna questo sabato 21 settembre, sarà uno dei momenti migliori per visitare l’Abbazia di san Clemente a Casauria, tra i monumenti medioevali più belli d'Abruzzo, ma anche il momento per aggiornarsi sulle tematiche a cui sta lavorando l’Ente. La mattina sarà dedicata ad interventi che percorreranno le tappe del Cammino Grande di Celestino, si parlerà del recupero dei rifugi di alta quota, dell’evoluzione demografica che stanno vivendo i comuni del Parco e della creazione di una sua nuova rete museale.

Nel pomeriggio ci sarà un’anticipazione dell’apertura di due nuovi tracciati tematici: il Sentiero dei Minatori e la Via dei Castelli. Prima della chiusura con uno spettacolo che racconta di un Abruzzo contadino pre-industriale, dal titolo Caprò, ci sarà la presentazione di un vino frizzante e di un nuovo distillato, prodotti entrambi con materie prime che crescono nell’area.

Gli interventi saranno intervallati dalla presentazione di “Dagli Appennini alle Arti: La lunga linea di Beuys” macro progetto di Land Art con Federico Giangrandi e Stefano Facchini che introdurranno la loro idea di installazione artistica, Sciamani e con Marco Mazzei, che racconterà come è nato il progetto Folia, le cui opere faranno da sfondo all’evento.

All’origine del macro progetto di Land Art c’è stata l’influenza artistica di Joseph Beuys, artista del 900 tedesco innamorato del comune abruzzese di Bolognano, che con il sostegno della baronessa Lucrezia Durini, mecenate e proprietaria di una galleria di Pescara, si impegnò in un programma artistico-ecologico chiamato in Difesa della Natura. “Dagli Appennini alle Arti: La lunga linea di Beuys” tenterà di superare il tradizionale concetto di conservazione ambientale con lo scopo di fondere l’espressione di autori d’arte contemporanea con le bellezze naturali del Geoparco.

Sciamani dell’artista Federico Giangrandi e Stefano Facchini prevede l’installazione a Colle delle Vacche, nel comune di Pratola Peligna, di sette statue realizzate in pietra della Maiella che rappresenteranno altrettante declinazioni del rapporto tra uomo e natura. Al centro del cerchio magico degli Sciamani, Il Pozzo dei Desideri, un contenitore dove i visitatori potranno lasciare i propri messaggi. Intorno alle statue saranno piantumati un considerevole numero di alberi, per proteggere la piccola radura e contribuire al lento processo di restituzione del verde nell’area colpita dagli incendi del 2017 e del 2023 (il progetto è realizzato con l’Associazione Eclettica – Cultura dell’Arte, di cui è direttore artistico la Dott.ssa Giusi Caroppo) Folia, dell’artista Marco Mazzei, vedrà l’installazione di sculture, in metallo eco-compatibile, in tutti i comuni del Parco e in luoghi di rilievo e particolare bellezza con lo scopo di abbellire l’ambiente naturale e architettonico, portando i visitatori a riflettere sulla delicata bellezza del nostro ecosistema.

“Sarà un giorno di festa ed insieme di riflessioni sui tanti temi in cui il Parco è impegnato: la tutela del patrimonio naturale, la ricerca scientifica, il rapporto col territorio e il sistema produttivo, la promozione del turismo sostenibile. Faremo il punto sulle cose fatte e su quelle in corso; sulle tante necessità che permangono e sulle nuove strade che potremo percorrere. Saremo in tanti e sosterremo l’orgoglio di gestire sempre meglio l’istituzione che ci è stata affidata. Parleremo di arte e gusteremo i prodotti più tipici, chiuderemo con una bellissima piéce teatrale”, dice il presidente Lucio Zazzara invitando tutti a partecipare.

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