70 scatti della transumanza d’Abruzzo protagonisti nel Parco della Foresta Bavarese

Settanta scatti in bianco e nero che raccontano anni alla ricerca di tracce della millenaria civiltà pastorale sviluppatasi in Abruzzo lungo i due tratturi. È il lavoro realizzato da Herbert Grabe sulla transumanza, fino a ieri esposto al Museo Forestale del Parco Nazionale della Foresta Bavarese a St. Oswald dove era allestita la mostra ‘Gesichter und landshaften in den abruzzen – Volti e paesaggi in Abruzzo’. Il direttore editoriale della rivista ‘Abruzzo nel Mondo’ Antonio Bini, già dirigente del Settore Turismo della Regione, studioso appassionato di storia e tradizioni abruzzesi, ha partecipato a un convegno nel museo. Davanti a un pubblico di ambientalisti, escursionisti e amanti del binomio ‘Natur und Kultur’, Bini è stato introdotto dal direttore del museo Christian Binder e preceduto dallo stesso Grabe che ha spiegato luoghi e paesaggi della pastorizia protagonisti delle foto, soffermandosi sul senso di desertificazione di spazi un tempo vissuti da un immenso numero di pecore e pastori.
“Nella mia relazione – spiega Bini – ho richiamato alcune descrizioni del mondo pastorale raccontate da viaggiatori tedeschi del Grand Tour, intrecciandole al mio ricordo di bambino, a Vasto Marina, sul passaggio delle greggi verso il Tavoliere, e ho ringraziato Grabe per l’opera di divulgazione che da anni svolge, anche con il TO ‘Erde und Wind’, evidenziando i volti e l’umanità dei pastori, insieme ai valori del paesaggio”.
Dall’analisi delle foto di Grabe è emersa la consapevolezza che i tratturi di un tempo sono andati perduti, ad eccezione di limitatissimi tratti. “Per il resto – osserva Bini – strade, costruzioni e coltivazioni si sono da tempo sovrapposti agli antichi tracciati. La mostra ha anche il merito di cogliere con attenzione, e forse con speranza, l’emergente presenza femminile nel mondo pastorale, evidenziata nel manifesto stesso dell’evento con il volto di Angela De Angelis, giovane imprenditrice di Caramanico Terme”.

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