Mauro Di Dalmazio, assessore al Turismo, ha illustrato, in una conferenza stampa a Pescara, gli obiettivi di 2 avvisi pubblici, nell’ambito della Linea di Azione 1.3.1.d del Par Fas Abruzzo 2007-2013, per i quali sono previsti finanziamenti per complessivi 3 milioni 200 mila euro circa per la fase dello start-up.
“Si tratta di un modello di organizzazione innovativo che darà impulso alla costituzione di organismi privatistici di elevata professionalità per lo sviluppo della destinazione e del prodotto. Gli avvisi – ha affermato Di Dalmazio – ridisegnano l’organizzazione turistica regionale sancendo una inversione di rotta nell’approccio culturale allo sviluppo del turismo abruzzese. Si traccia una linea di cesura con il passato e si concepisce una piattaforma in grado di esaltare la vocazione e le potenzialità turistiche della regione. La sfida – ha continuato – è sulla competitività e sulla qualificazione e strutturazione dei servizi della nostra offerte. Si entra nella logica degli investimenti per sviluppare il prodotto e commercializzarlo, tenendo conto delle esigenze dei mercati”.
I due avvisi pubblici, pubblicati a breve sul sito della Regione e sul Burat, prevedono il finanziamento di circa 2 milioni 300 mila euro, destinati a favorire la nascita delle destinazioni territoriali (DMC), e quello di 900 mila euro circa a beneficio delle linee di prodotto (PMC).
“Il discorso è finalizzato ad una aggregazione di una filiera ampia del turismo – ha rimarcato Di Dalmazio – attraverso il coinvolgimento di tutte le risorse e degli attrattori che contribuiscono ad arricchire l’offerta turistica e che dovranno essere messi a sistema in un unico progetto di sviluppo turistico di proiezione pluriennale”.
La finalità è costruire un progetto turistico che dovrà avere un durata pluriennale su cui poi saranno spalmati gli investimenti successivi. Per quanto riguarda le PMC le linee di prodotto individuate sono: mare; montagne, parchi, ecoturismo; borghi, enogastronomia, artistico, culturale e religioso; congressuale, business e grandi eventi. Sono le 4 linee di prodotto su cui si dovrà sviluppare l’attività di marketing e di commercializzazione.
“Sia che le DMC che le PMC saranno strutture aperte, – ha concluso – dovranno radicarsi nel territorio in maniera inclusiva ed essere in grado dialogare con i Poli di innovazione e con le Reti di impresa che si andranno a costituire e con i quali ci dovrà essere complementarietà”. Per partecipare alle PMC occorrerà un minimo di 80 operatori, di cui almeno 32 di strutture ricettive, mentre per la costituzione delle DMC saranno sufficienti 40 operatori.