L’Unesco tutela il Matrimonio dell’Albero di Accettura

Tradizioni secolari al centro dell’offerta turistica del borgo lucano

Nella Provincia di Matera, da poco entrata a far parte della rete nazionale dei Borghi Autentici d’Italia, rivive ogni anno un rito popolare suggestivo e dal forte valore simbolico, inserito dall’Unesco tra le più belle feste del Mediterraneo: il matrimonio dell’albero. Si tratta di un antico culto arboreo di origine pagana, un inno alla fertilità che si svolge in particolare nel Comune di Accettura tra la domenica 31 maggio e il martedì di Pentecoste (2 giugno). Il rituale prevede che un tronco di faggio lungo quasi trenta metri, e la cima (la sommità di un agrifoglio o di un abete) vengano simbolicamente uniti in matrimonio dopo essere stati portati in processione dal bosco alla piazza principale del paese. Il matrimonio, legame allegorico tra la terra e il cielo, tra l’uomo e la donna, avviene al cospetto del Santo Patrono e richiama ogni anno non solo gli abitanti delle località vicine ma anche i figli e i nipoti di quegli emigranti che, nel corso degli anni, si sono allontanati da questo piccolo borgo ai confini delle Dolomiti Lucane. Questo auspicio di prosperità non rappresenta solamente un momento di festa ma anche un’affermazione di identità. In tal senso la festa diventa uno degli elementi di forza dell’offerta turistica del territorio, secondo la filosofia dell’Associazione Borghi Autentici d’Italia, che attraverso il recupero del patrimonio culturale offre ai piccoli Comuni italiani un modello di “rinascimento urbano” capace di sostenere lo sviluppo delle piccole comunità locali.
Grazie a progetti di recupero dei centri storici, di valorizzazione dell’artigianato locale e delle eccellenze dell’enogastronomia, l’Associazione sta infatti contribuendo alla rinascita di oltre cento Comuni in tutta Italia.
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