Matera capitale cultura 2019 avrà infrastrutture adeguate, l’impegno di Delrio

“Vogliamo fare di Matera un simbolo dell’Italia nuova, dell’Italia che attrae turismo, che genera economia e lavoro e fa delle sue bellezze artistiche e culturali il suo punto di forza e quindi l’impegno del Governo sulle infrastrutture è quello di rendere fruibile questo tesoro enorme di Matera”. Con queste parole Graziano Delrio, ministro delle Infrastrutture, ha risposto a Matera alle domande sui progetti per migliorare la dotazione infrastrutturale a servizio della Città dei Sassi, designata Capitale europea della Cultura per il 2019. 

“Il nostro impegno – ha proseguito – è sullo sviluppo di tutto il Mezzogiorno, mettendo in campo la programmazione dei fondi europei. Molto presto – ha proseguito Delrio – presenteremo un cronoprogramma con la Regione Basilicata: lo dobbiamo studiare bene e credo che convincerà i cittadini che stiamo facendo bene”.

Marcello Pittella, presidente della Regione, ha presentato al ministro le priorità sulle infrastrutture per un importo complessivo di circa un miliardo e 300 milioni di euro, di cui 950 milioni per le strade, 325 per la rete ferroviaria e 8,5 per l’aeroporto.
“Noi – ha evidenziato Pittella – siamo pronti a fare la nostra parte, anche utilizzando delle risorse legate alle capacità estrattive e all’Ires”.

Inoltre, Raffaello De Ruggieri, neo sindaco di Matera, ha chiesto a Del Rio interventi per il completamento della strada statale Bradanica e per il collegamento con lo svincolo di Gioia del Colle (Bari) dell’A14, che “in soli 28 chilometri permetterebbe di raggiungere il sistema portuale ed aeroportuale nazionale”.   

Rispondendo alle domande sull’assenza a Matera di una stazione delle Fs (unico capoluogo di provincia a non averne), il ministro ha detto che “bisogna concentrare le risorse, evitando gli sprechi, su quello che ci chiede di fare la Regione. Su Matera 2019 – ha concluso Delrio – Renzi mi ha chiesto di non arrivare in ritardo perché è una partita del Paese e il vostro successo è il nostro”.

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