Consumatori contro Trenitalia in Basilicata. L'Adoc infatti, ha annunciato l'intenzione di rivolgersi alle competenti Autorità per chiedere la verifica della legittimità della stipula del contratto di servizio fra la regione e l'ente ferroviario. "Dopo l'ennesimo disservizio di Trenitalia sul tratto lucano di competenza dello scorso primo gennaio (ritardo di 5 ore del treno Taranto-Roma) – ha dichiarato il presidente dell'associazione, Canio D'Andrea – ci saremmo aspettati che l'assessore e la Regione Basilicata avessero trovato il coraggio per attivare la risoluzione, per colpa grave, del contratto di servizio tra Trenitalia e Regione Basilicata". D'Andrea critica la Regione che punta il dito sulla bassa domanda. "A noi sarebbe piaciuto – continua D'Andrea – che la Regione prima di sottoscrivere l'ultimo contratto di servizio con Trenitalia ci avesse ascoltato e avesse aderito a quanto stabilito dall'art. 2 comma 461 Legge finanziaria 2008", che prevede, tra l'altro, la consultazione obbligatoria delle associazioni dei consumatori. Per questa ragione "già a luglio scorso l'Adoc ha sostenuto l'illegittimità della stipula". Di qui la decisione di ricorrere in giudizio "stante il silenzio dell'intero Consiglio Regionale di Basilicata su questi argomenti, a tutela degli utenti e dei consumatori lucani".