E' “Discovering Magna Grecia” il nome del progetto, inserito nell'ambito del programma comunitario Interreg IIIB Archimed di cui la Regione è capofila, che si propone di analizzare, conoscere e valorizzare le scoperte di archeologia subacquea lungo l'intera costa jonica calabrese fino alla Sicilia. Lo scopo dell’iniziativa è "quello di favorire – ha dichiarato Maurizio Poletti, docente di archeologia e storia dell'arte greca e romana presso la facoltà di Lettere e Filosofia dell'Unical – la conoscenza delle rotte antiche tra i popoli di questo settore del Mediterraneo dove si sviluppò la civiltà magno-greca, con la realizzazione di prodotti tradizionali, divulgativi. Per quanto riguarda l'attività subacquea – continua Paoletti – abbiamo recuperato dati certe su scoperte archeologiche finora rimaste del tutto sconosciute anche agli specialisti. Nella zona di Cariati, nell'alto jonio cosentino, abbiamo certezza di importanti reperti greci e romani portati alla luce dai pescatori locali. L'altro motivo di orgoglio è l'allestimento di un database completo di tutto quanto detto, scritto, filmato e fotografato sui Bronzi di Riace. Benché siano icone ormai consolidate della Calabria, – conclude Paoletti – le famose statue non hanno ancora un sito serio e completo. Anche questo lavoro disporrà di due itinerari, uno per studiosi ed un altro a scopo turistico".